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Wrong Way Home - Criminal Delights: Taken QUOTES

6 " «Quando ti fiderai di me?»

“Ci penserò.”

Significava che avrebbe pensato alla
proposta di andare al cinema o al fatto di fidarsi di lui? Colin non ebbe
occasione di chiederglielo, perché Taron corse verso la porta.

Scopavano come degli sposini da settimane, ma Taron si aspettava ancora di ricevere un coltello nella schiena?

Colin lo seguì fuori, posando lo sguardo su quelle spalle ampie. Era inutile litigare in quel momento, anche se il collare, che fino a quel momento aveva dimenticato, divenne di nuovo una
morsa opprimente attorno al suo collo. «Stai attento,» disse, quando Taron tirò
fuori dal capannone l’attrezzatura per la pesca.

L’uomo gli sorrise e lo salutò, come se non avessero appena avuto una conversazione imbarazzante. Era ovvio. Taron era un maestro quando si trattava di evitare una discussione. Comunque, Colin poteva solamente occuparsi del giardino mentre aspettava che lui tornasse.

Oppure aveva un’alternativa?

Sarebbe rimasto a pescare per un paio d’ore, abbastanza tempo da permettergli di raggiungere la strada, anche a piedi. Il clima era magnifico, e poteva portare con sé acqua e qualcosa da mangiare.

Non avrebbe nemmeno avuto bisogno di raccontare alle autorità quello che era successo. Avrebbe detto di aver dimenticato ogni cosa, mentendo spudoratamente quando avrebbe spiegato loro che aveva sentito il bisogno di una tregua dal caos dalla vita di tutti i giorni in città.

Tuttavia, l’ansia affondò i suoi artigli, provocandogli dei crampi allo stomaco non appena immaginò la delusione sul volto di Taron, pronto a mostrare con orgoglio quello che aveva pescato per cena, quando avrebbe trovato la casa vuota.

Non poteva fargli una cosa simile, dopo avergli chiesto di fidarsi di lui "

K.A. Merikan , Wrong Way Home - Criminal Delights: Taken

14 " Taron gli strinse una mano, e restò a fissarlo per qualche secondo, ma poi si avvicinò per un bacio, e gli strinse
il volto tra le mani. Imparava in fretta, perché, dal loro primo bacio, il primo in assoluto per Taron, le sue labbra erano diventate una droga per Colin.
Avevano pomiciato ogni giorno. Taron riversò tutta la sua passione in quel bacio, ma prolungò la sua agonia.

Colin si allontanò, respirando a fatica non appena tornò a sedersi. Il buio della sera regalava una luce sufficiente affinché si vedessero, e si sentì in imbarazzo al pensiero che Taron
potesse vederlo con il viso contorto dal dolore. Ancora una volta, Colin non si fidò della propria voce, così usò il linguaggio dei segni per dire: “Ti amo.”

“Credevo che mi odiassi,” rispose Taron senza sorridere. Non batté ciglio, come se non volesse perdersi nemmeno un secondo della presenza di Colin.

Colin cercò di spiegarsi, anche se con difficoltà, ma alla fine disse: “Sono uno stupido. Ero arrabbiato. Mi dispiace di averti ferito.”

“Capisco che la tua vita sia là fuori, ma se qualche volta ti andasse di farmi visita…»

Colin si sporse e gli afferrò le mani. Aveva un disperato bisogno che capisse. «No. Mi sento veramente me stesso solo quando sono con te. Se mi vuoi ancora… ti prego, portami a casa,» sussurrò.

Taron sorrise e avvicinò le mani di Colin per baciarle. Dovette lasciarlo per comunicare, ma impiegò secoli prima di rispondere. “Non sei un peso. Ti amo. Quando sto con te, non mi preoccupo solamente della fine del mondo. Adesso sento il bisogno di vivere il futuro.”

Colin annuì e gli allacciò le braccia attorno al collo, conficcandosi il freno a mano nel fianco. Si sentì in
pace con se stesso non appena Taron lo strinse, e strofinò il viso contro la sua guancia, desiderando marchiarlo con il suo odore, anche se non c’era nessuno che avesse intenzione di portargli via il suo uomo.

Forse quel cazzo di audio libro non
si era sbagliato. Forse il cambiamento era un bene, anche se era difficile. "

K.A. Merikan , Wrong Way Home - Criminal Delights: Taken