1
" Un orgasmo
avrebbe posto fine a quel tormento.
«Cazzo,»
sibilò, mentre il suo corpo pulsante era più che pronto.
Pyro gli
strinse la base del cazzo. «Oh, non puoi,» disse con voce roca. «È per me, non
per te.»
L’urlo di
delusione che emise ebbe vita breve, perché Pyro lo penetrò in una breve
sequenza e si fermò non appena venne dentro di lui.
Era finita.
Era solamente una puttana, proprio come aveva detto Drake prima di andare via,
quando aveva espresso davanti a tutti il suo disgusto. Non avrebbe dovuto
importargli.
Tuttavia,
non era così
Forse la
sua vita non era a rischio, ma se la gabbia in cui si era intrufolato alla
ricerca di protezione fosse diventata ancora più piccola? "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
2
" Dato che
era incapace di comunicare i suoi bisogni e i suoi sentimenti, soffrì in
silenzio per ore, nella speranza che forse qualcuno, un giorno, capisse
che cosa fare con lui. Nonostante la tensione sessuale ogni volta che erano
vicini, Drake non si era mai dimostrato molto amichevole, ma Clover era
riuscito a ferire Boar, farsi nemico Pyro e a rifiutare Tank, tutto in una
volta.
Si era
cacciato lui in quel casino
Non
importava che ci fosse di mezzo il suo culo perché, un giorno, nemmeno tanto
lontano, quegli uomini avrebbero deciso che non ne valesse più la pena. Ne era
certo
Chi voleva
prendere in giro? Era un albino e un twink di prim’ordine, ma il suo aspetto
non sarebbe stato una novità per sempre. Anche se era solamente quello che interessava
ai mercenari, nessuno voleva occuparsi di un intralcio ogni giorno.
Era un
peccato che sentisse già la mancanza delle braccia muscolose di Tank, della
sicurezza che non conosceva limiti, di ciò che gli offriva. Quando era con
Tank, lui sapeva quale fosse il suo ruolo nel mondo. Gli dava la stabilità che
nessun ragazzo gli aveva mai regalato. Tuttavia, Tank non era il suo ragazzo.
Era
impossibile tornare a come stavano prima le cose, dopo il suo comportamento,
quindi era bloccato in quel letto, a mezzanotte passata, tormentato dal senso
di colpa per il modo in cui aveva trattato Boar, arrabbiato per l’odio con cui
Pyro lo aveva scopato, e imbarazzato per aver mentito a Tank, che era sempre
stato dalla sua parte, mentre la parola “puttana” continuava a riecheggiare
nella sua testa, anche se non aveva mai venduto il suo corpo per denaro,
nemmeno nei momenti più difficili Era uno spreco
di spazio. Non c’era da meravigliarsi che Jerry avesse voluto sbarazzarsi di
lui.
Un
ragazzino piagnucoloso.
Non
abbastanza bravo come ladro.
Adatto
soltanto per scopare.
Se Tank e
gli altri non fossero stati così carini con lui, non sarebbe stata così dura
accettare la loro rabbia e il loro rifiuto.
Trattenne
un altro singhiozzo, ma il bisogno di conforto divenne un vuoto al centro del
suo petto, così si spostò sul materasso fino a nascondere il viso tra le
scapole di Tank. La pelle era sudata per il caldo, ma profumata, e così
accogliente che desiderò morire soffocato in quel modo. "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
3
" «Mi
dispiace,» sussurrò Clover, senza riuscire ad allontanarsi. La sua vita sarebbe
stata molto diversa se avesse conosciuto prima un uomo come Tank. Non avrebbe
dovuto vivere come un gatto randagio, perché avrebbe avuto qualcuno a prendersi
cura di lui. Era così sbagliato fantasticare su un mondo in cui non fosse
costretto a diffidare di chiunque e a lottare con le unghie e con i denti per
guadagnare un dollaro
Lo
abbracciò più forte che poté, e nascose il viso contro il suo collo, anche se
sapeva che l’uomo avrebbe potuto respingerlo. «Non mi sopporto.»
Quelle
parole dovevano aver svegliato del tutto Tank, perché si schiarì la gola e fece
girare entrambi affinché si stendessero sul fianco. Clover desiderava tanto
strofinare ancora il viso su quella pelle che profumava di sapone.
«Di che
cosa stai parlando?» chiese Tank, appoggiandosi su una mano, mentre lo
osservava.
Quella
domanda lo portò dall’essere agitato a uno stato di disperazione in un solo
battito. Ormai aveva messo da parte ogni residuo di dignità.
«Ho rovinato
tutto. Ti prego, non cacciarmi.» Singhiozzò, incapace di trattenere le emozioni
che ribollivano dentro di lui. Si era ridotto a supplicare dopo aver mostrato
di essere
un tipo orgoglioso.
Era davvero
patetico.
Tank
sospirò e appoggiò una delle sue mani enormi sul suo braccio. «Devo ammettere
che l’atmosfera è un po’ tesa. Non credo che chiederti di essere sincero sia
troppo.»
Clover espirò
e si infilò sotto al braccio di Tank, nella speranza che non lo respingesse. Di
solito si sentiva minacciato dalla presenza di uomini molto più imponenti di
lui, ma la personalità ragionevole di Tank lo spingeva a fidarsi di lui come
non gli era mai successo con nessun altro "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
4
" «Solo che…
ho litigato con Boar. È stato così carino con me. Quasi troppo dolce e gentile,
e sono entrato nel panico.»
Tank gli
scostò i capelli dal viso con una gentilezza bizzarra per le sue dita grosse. «Perché
hai reagito in quel modo? Avrai capito che gli piaci. Se non ricambi, ci sono
modi più gentili di dirlo.»
«Mi piace,
e parecchio anche, e so che non dovrei provare niente di simile. Perché voi
siete un gruppo, ma per me questo viaggio finirà.» Fissò il volto di Tank,
cercando disperatamente di concentrarsi sugli occhi e rendere l’immagine chiara
anche senza occhiali. «Sono così geloso di quello che avete.»
Tank espirò
e gli accarezzò una guancia. Era solamente la sua immaginazione, o si era
avvicinato ancora di più?
«Che cosa
abbiamo?»
«Siete
sempre presenti l’uno per l’altro. La vostra relazione si basa sulla fiducia.
Quando sono con voi, mi sento protetto, ma so che è una situazione temporanea e
non voglio illudermi. Così, quando Boar mi ha confessato quanto gli piacessi,
ho dato di matto. Gli ho detto cose terribili per respingerlo. Non so come
farmi perdonare, ma non mi va nemmeno di essere costretto a chiedergli scusa. È
come se avessi una sorta di peso nel petto che mi impedisce di rialzarmi.
Devi guadagnartelo,
Clover. Se vuoi migliorare le cose, dovresti cominciare con l’ammettere i tuoi
errori e scusarti con Boar.» "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
8
" «Ti ho
desiderato dal momento in cui ti ho visto,» sussurrò Tank, proprio prima di
mordergli il collo.
Clover
restò a bocca aperta, euforico per quella confessione. Si sentì al settimo
cielo. Tank non era il genere di uomo che parlava a sproposito. Diceva qualcosa
solamente quando ci credeva sul serio. Gli massaggiò le spalle ampie, sconvolto
dall’emozione travolgente nella voce dell’amante mentre l’eccitazione tra di
loro cresceva sempre di più, come un’onda pronta a colpire la costa.
Non si
trattava di uno scambio. La passione tra di loro era genuina, e lui aveva
smesso di fingere che fosse vero il contrario. Se Tank era sincero con lui,
allora aveva intenzione di accogliere tutto ciò che quel ragazzone era disposto
a dargli.
Gli massaggiò
i muscoli imponenti delle braccia e disse: «Potresti schiacciarmi, ma so che
non lo farai mai.»
Gemette
quando sentì le molle arrugginite del materasso sotto di loro. «Adoro che tu
sia così grosso. Mi fa sentire protetto.»
«Oppure
schiacciato da un macigno,» rispose Tank con voce roca, spingendo lentamente i
fianchi. «Voglio venire su di te per impregnarti del mio profumo fino a domani
sera.» "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
10
" Clover non
si era mai sentito così rilassato come in quel momento, seduto sul grembo di
Tank, infischiandosene della sua nudità, del comportamento da stronzo di Drake
e delle persone che lo fissavano. Tank gli massaggiò la schiena e, fregandosene
di quello che pensavano gli altri, Clover si sentì fiero di essere il loro
giocattolino. Pieno di sperma e lividi sul braccio, dove Pyro lo aveva stretto
con forza, amava essere il loro bene più prezioso, e non era imbarazzato di
mostrare il suo corpo.
In quel
momento, era anche disposto a tatuarsi i loro nomi "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
12
" Prima di
conoscere i mercenari, Clover non si sarebbe mai aspettato di avere sentimenti
così forti per più di una persona. Inoltre, nel caso di Pyro e Boar, aveva
creduto di poter essere il terzo incomodo nella loro relazione, ma dato che
quei due erano così aperti e calorosi, aveva messo da parte quel pensiero. Il
loro accordo poteva anche essere insolito, ma funzionava. Non si sentiva meno
desiderato perché quei due erano una coppia
Non era geloso, e nemmeno loro due lo
erano, perché si sentiva appagato all’idea di condividere sia l’affetto sia il
piacere fisico. "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
13
" Quando Boar
si avvicinò, Clover capì che non avrebbe più abbandonato quel letto se non lo
avesse fatto subito, cosa che avrebbe portato Tank all’esasperazione, costringendolo
ad andare a prenderlo. Per quanto allettante, non voleva far aspettare il suo Paparino.
Boar scosse
il capo quando Clover si allontanò per mettere i piedi giù dal letto. «Pyro non
è mai stato un amante delle regole. È sempre andato alla ricerca della
diversità,» disse, osservandolo con un sorrisino. «Difficile dire che cosa veda
in me,» scherzò, perché Boar non era un tipo insicuro. Se lo era stato in
passato, Pyro era di sicuro riuscito a cambiarlo con il suo amore.
Pyro accarezzò
la testa di Boar senza però staccare gli occhi da lui, come una sorta di laser.
«E tu sei… non riesco a smettere di guardarti.»
Clover rimise
gli occhiali e sogghignò, crogiolandosi nel calore di quella venerazione che
continuava a sconvolgerlo ogni volta che realizzava di trovarsi in viaggio con
quei ragazzi da un mese. Sembrava che fosse trascorso più tempo. Non sapeva se
dipendesse dall’intensità del loro legame o dal fatto che fossero perfetti
insieme, ma si era abituato a quell’affetto inaspettato come una ciambella
nell’olio sfrigolante.
In passato,
aveva sempre mal sopportato il suo albinismo, ma aveva cambiato atteggiamento
negli ultimi anni. A volte era ancora insicuro, come quando un uomo gli diceva
che non era il suo tipo
«Non sono
strani. Sono solo insoliti. Suppongo che sia terribile che tu non veda senza
gli occhiali, ma capita spesso.» Pyro deglutì, spingendolo a guardare verso di
lui. Il mercenario sorrise e mostrò i denti. «Credo che siano bellissimi; come
il resto di te, Clo.»
Il cuore di
Clover cominciò a palpitare, e si avvicinò per un bacio così sincero da
lasciarlo senza fiato. A volte, Pyro sapeva essere davvero sporcaccione ma
anche altrettanto dolce. Un uomo a cui piacevano gli estremi. Non c’era da
meravigliarsi che le faccende domestiche e un’uniforme fossero state una
prigione per lui. «Grazie.»
Boar gli
baciò la testa e gli ridiede il pettine. «Tutto fatto.»
Per un
istante, nessuno si mosse, creando un adorabile ritratto di famiglia allo
specchio, con Boar che lo abbracciava da dietro e Pyro che lo fissava con
affetto. Tuttavia, mancava una persona. La stessa che di sicuro voleva sapere
perché non avessero dormito insieme la notte precedente "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
14
" «Porca
puttana, datti una svegliata. Che c’è? Non ti difenderai? Non mi supplicherai
di cambiare idea?» ringhiò, afferrandogli la testa con entrambe le mani. Un
brivido lo attraversò quando ripensò ai peggiori momenti della sua vita ma,
anche allora, non si era mai lasciato abbattere. Non si era mai arreso. «Qualcuno
vuole trasformarti in uno schiavetto. Sai che cosa significa? Cercheranno di
insegnarti l’obbedienza, cosa in cui fai schifo, quindi sarà doloroso. Ti
stupreranno e ti umilieranno. Non hai idea del genere di sofferenza che il
corpo umano può sopportare prima di cedere. Se sceglierai quella strada, un
giorno rimpiangerai questo momento.»
Clover lo
fissò con occhi tremanti, e i solchi che comparvero su quella fronte perfetta gli
confermarono che le sue parole cominciavano a fare effetto. Per quanto Drake
odiasse rivelare il suo segreto, aveva bisogno che Clover cogliesse il
messaggio. Era sia ghiaccio sia fuoco in quel momento, ma non distolse lo
sguardo "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
15
" «Ti prego,
non permettere che mi prendano,» lo supplicò Clover, quando trovò la forza di
parlare. Anche se inizialmente aveva sperato di riportarlo da Tank per dimostrargli
di aver sempre avuto ragione, in quel momento si ritrovò in difficoltà, non
sapendo che farne del ragazzo. «Mi dispiace davvero tanto, Drake. Non sono
forte come te. Ho bisogno di aiuto.»
Nonostante
il rancore nei confronti di Clover, non riuscì a rimproverarlo ancora. Aveva
confessato il suo segreto per dimostrare qualcosa, ma la verità restò sospesa,
lasciando una crepa nella sua armatura, consapevole che non sarebbe più stato invincibile
contro quel ragazzo.
«Ma non
puoi essere debole e sfruttare il sesso. Non puoi dipendere dagli altri.
Affrontiamo delle situazioni di merda, e non possiamo sempre permetterci di
badare a qualcuno,» mormorò Drake, colpito dalla realizzazione che, nonostante
la rabbia e la poca fiducia nei confronti di Clover, desiderava salvarlo con
tutto se stesso. Non voleva che affrontasse quello che aveva patito lui. Erano
dei sentimenti contrastanti che non sapeva come interpretare "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
16
" «Posso
imparare, se mi concederai un’occasione. Io… voglio restare. Con te. Con tutti
voi. Siete gli unici in grado di proteggermi.» Clover lo guardò dritto negli
occhi, le labbra tremanti. «Per favore, non costringetemi ad andare via. Non ho
mai conosciuto dei ragazzi come voi. Siete sempre pronti a guardarvi le spalle.»
Drake prese
un respiro profondo, perso per un momento in quello sguardo ammaliante. «Che
cosa saresti disposto a imparare? Uccideresti se necessario?» chiese, anche se
la barriera che aveva costruito con tanta attenzione cominciava già a cedere. Era
quello che aveva cercato di evitare… avvicinarsi troppo fino a cadere vittima
dell’incantesimo di Clover, ma ormai erano così vicini da potersi toccare e
quegli occhi pieni di lacrime stavano guardando proprio lui, attirandolo con la
promessa che Clover era disposto a imparare il necessario, che non voleva
concedere il suo corpo solamente in cambio di protezione.
«Non voglio
diventare un assassino,» sussurrò Clover, versando un’ultima lacrima. «Ma
voglio essere pronto. Sono stanco di essere debole. Non sarò mai come Tank, ma
forse posso sfruttare il mio corpo, anche se minuto. Non mi va di avere sempre
paura ma… ho bisogno di una guida.» "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
17
" Si avvicinò
con attenzione, anche se le sue intenzioni con quel bacio erano palesi.
Affondare o nuotare.
Le labbra
di Drake tremarono come se non fosse certo di ciò che voleva ma quando Clover
si avvicinò ancora di più, quella bocca morbida si dischiuse per lui. Il calore
della lingua del mercenario lo fece ansimare quando divennero una cosa sola, e Drake
allargò le gambe per farlo stare più comodo.
La dolcezza
di quel bacio lo sorprese. Fu innocente, con poca lingua, quasi come se Drake
non avesse molta esperienza, anche se ogni carezza sembrò avere l’intensità di
un pompino stratosferico. Drake non lo stava più respingendo; al contrario, gli
accarezzò la schiena infilando le mani sotto la maglietta.
Clover gemette
quando il bacio divenne più intenso
.
Non appena aprì le labbra e la sua lingua incontrò la punta biforcuta di quella
del mercenario, si rese conto che forse Drake poteva sentirsi a disagio.
Era
difficile immaginarlo in imbarazzo, soprattutto per una caratteristica del suo
corpo.
Il
mercenario ansimò e strofinò il naso contro quello di Clover, come se fossero
intimi già da tanto e quello non fosse il loro primo bacio. Il suo corpo forte
ma snello lo sovrastò, ma non provò a spingere le cose oltre, preferendo
prendersi tutto il tempo per esplorare quel bacio mentre si trovavano per terra
e avvinghiati sotto un albero "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
19
" «Ho promesso di
proteggerti, e farò di tutto per prestare fede alla mia parola.»
Clover
sentì delle scintille esplodere nella sua testa, quando Tank si avvicinò
sfiorandolo con le dita ancora coperte dal lattice, e gli succhiò il labbro
inferiore, provocando una sensazione così intensa da farlo gemere
«Adesso fai
parte della nostra squadra, ragazzo, e capisco che tu voglia imparare,» disse Tank,
sfiorandogli le labbra con le sue. «Ma non credere nemmeno per un momento che
questo cambi le cose. Sei ancora nostro. Sei il mio ragazzo, fine
della storia. Ti tratterò sempre diversamente dagli altri, anche se credo che
potrai diventare più forte. Ma avrò sempre un occhio di riguardo per te.»
Clover accettò
le sue parole con un altro bacio. Avere una relazione complicata con quattro
uomini non sarebbe mai stata una passeggiata, ma ricevette il messaggio di Tank
forte e chiaro.
Era il più giovane. Era un compagno in un
senso romantico in maniera diversa dagli altri. Aveva senso che Tank lo
trattasse diversamente. In un certo qual modo, era piacevole piuttosto che una
seccatura.
Gli sorrise,
nonostante il bruciore alla spalla. Era la prima volta che si sentiva davvero
parte di qualcuno. «Grazie, Paparino. Sei tutto quello che un ragazzo potrebbe
sognare.»
Tank sbuffò.
«Sei davvero uno stronzetto a volte. Non capisco mai se dici sul serio o se sei
sarcastico..» "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
20
" «Possiamo usare le manette, sai che anch’io amo
certe stronzate.»
Clover andò
in fibrillazione, come se ci fossero tanti piccoli aghi che lo punzecchiavano. Era
ovvio su chi avessero intenzione di usare quelle manette.
Lo sguardo
oscuro di Drake era ancora tagliente, ma posò l’attrezzatura avvolta
nell’asciugamano sul comodino e si mise a letto, allargando le narici come un
animale che desiderava avere un assaggio delle delizie offerte, anche se non
era ancora sicuro per la sua incolumità.
«Sei così
bello. Non ho mai conosciuto nessuno come te,» sussurrò, sfiorando il volto di Clover
con le dita. Tremarono in maniera quasi impercettibile, ma il fatto che fosse
così apprensivo lo spinse a diventare la sua àncora per aiutarlo a sentirsi al
sicuro. "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)