21
" Nonostante
avesse la mente confusa, dopo tutto quel piacere, Clover notò lo stesso Tank
che accarezzava il braccio di Drake. L’intimità insolita di quel gesto gli rese
impossibile distogliere lo sguardo, e quasi si strozzò quando si accorse che
non aveva mai visto nessuno toccare Drake. Non in un modo affettuoso, né una
pacca amichevole sulla schiena.
La cosa
ancora più incredibile fu vedere Drake, che in un primo momento si era
irrigidito, cercare la mano di Tank per intrecciare le loro dita.
Con l’altra
mano Drake lo strinse a sé, abbracciandolo e restando con il bacino incollato
al suo culo. «È stato… incredibile,» disse il mercenario, sollevando la testa
per incrociare il suo sguardo, anche se non lasciò andare la mano di Tank, come
se quell’incontro avesse abbattuto la barriera contro cui lottava da tempo.
Forse… con lui
come collante tra di loro, esprimere quello che provavano sarebbe diventato più
semplice per tutti "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
22
" «Allora,
quella cosa che hai detto, ragazzo…» mormorò Tank.
«Sì.» Drake
strofinò il naso sulla nuca di Clover. «A chi stavi confessando il tuo amore?»
Clover si
lamentò e nascose il viso sul collo di Tank, ma sapeva che non gli avrebbero
dato tregua.
«Probabilmente
ai nostri uccelli. Sporcaccione.»
Era ancora
in imbarazzo, anche se quell’atteggiamento scherzoso lo fece esplodere. «A entrambi,
okay? È stato un momento intenso!»
Tank rise e
il suo petto tremò, ma gli accarezzò i capelli. «Ti sto prendendo in giro.
«È la verità, però. Vi amo,» sussurrò. «Se è stupido, non mi importa.»
Drake lo
abbracciò da dietro con una disinvoltura mai vista prima. «Non è stupido. Senti
quello che senti. Io… mi sto innamorando di te.» Gli baciò le spalle sul punto
in cui Tank aveva inserito il chip. «Fai attenzione domani.»
Clover non
trovò la forza di parlare, così si limitò ad annuire. Era pronto a rischiare la
sua vita per proteggere ciò che avevano costruito insieme. Non solamente per se
stesso, non soltanto perché voleva porre fine a quella follia ed eliminare chi
lo stava inseguendo, ma perché sapeva che gli altri ci tenevano a lui e il
pensiero di causare loro dolore con la sua scomparsa divenne insopportabile.
Aveva
intenzione di fare la sua parte. Avrebbe fatto da esca "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)
23
" Boar prese
un respiro profondo e appoggiò le braccia sui fianchi di Clover, desiderando
disperatamente costringerlo a restare al sicuro, a dispetto di ogni logica. «Ti
amo.»
Clover indietreggiò
abbastanza da guardarlo negli occhi. «Anch’io ti amo. Per questo ho bisogno che
tu pensi a te stesso se le cose dovessero mettersi male, okay?» chiese e gli
fece scivolare le dita tra la barba, prima di accarezzargli le labbra in un bacio
dolce.
Boar restò
senza fiato e osservò la strada vuota, imbarazzato che la sua paura fosse così
evidente e che Clover avesse deciso di aiutarlo quando era lui quello in
pericolo. «Non succederà,» rispose senza pensarci, e strinse la presa attorno al
ragazzo, come se il bisogno di stringerlo e sentirlo fosse impossibile da contrastare.
Clover
inclinò il capo e un sorrisino giocoso comparve sulle sue labbra. «Sei così
teso, piccolo.»
Boar mise
il broncio, anche se la sincerità di Clover lo aiutò a rilassarsi un po’. «Perché
sono preoccupato. So che ce la faremo, ma quando ti immagino là fuori, la mia
mente pensa agli scenari più assurdi. So di essere il miglior cecchino in
circolazione, quindi ha senso che sia io a proteggerti da lontano, ma significa
che non sarò con te. Ecco perché sono nervoso,» rispose, tremando "
― K.A. Merikan , Their Bounty (Four Mercenaries, #1)