2
" «Stai infrangendo le regole, Neela».
Lei roteò il manganello e avanzò lentamente.
«Devi affrontarmi alla luce del sole», le feci presente, il respiro sempre più pesante, il battito sempre più sostenuto. «Con dei testimoni».
Neela mi si fermò a pochissimi centimetri di distanza. Nei suoi occhi, ora alla stessa altezza dei miei, vi era un incendio di rancore e cupidigia che mi stregò. Alzò la mano guantata verso il mio viso, e le mie narici fremettero quando mi lambì la guancia con gli artigli. Quasi al rallentatore, mi chiuse la mano a coppa sul mento e si sporse verso le mie labbra.
Non avrei mai dimenticato la sua espressione.
Era l’emblema dell’ira.
Era distruzione.
«’Fanc*lo le regole», mi sibilò. "
― Chiara Cilli , Il Campione del Re (Blood Bonds, #10)
6
" Osservai le goccioline di sudore colargli dalle basette corte alla mandibola, dietro la nuca e lungo il collo, sparendo sotto lo scollo circolare della t-shirt nera.
Cominciai a sporgermi in avanti, millimetro dopo millimetro. L’odore muschiato della sua pelle madida mi penetrò nelle narici, risvegliando in me una brama viscerale.
Primordiale.
E prima che potessi trattenermi, gli leccai la gola.
Lentamente.
Dalla base fino al mento.
Assaporando il sudore.
Saggiando la morbidezza della pelle.
Cade smise di respirare, irrigidendosi ancora di più. I suoi occhi saettarono sui miei, e un istante dopo lui mi ghermì il volto con una mano, facendomi richiudere la bocca con uno scatto tanto brusco che rischiai di tranciarmi la lingua.
«Di questo ne riparleremo dopo», mi ringhiò sulle labbra.
Le schiusi per inalare il suo fiato caldo. «Non vedo l’ora». "
― Chiara Cilli , Il Campione del Re (Blood Bonds, #10)
12
" «Neela, ascoltami». La mamma mi strinse le mani tra le sue, richiamando la mia attenzione. «Cade servirà te, tra qualche anno. Sarà lo scudo che ti difenderà da Bower e da Lamaze. Sarà la spada con cui mieterai i loro casati. Sarà la mano con cui prenderai tutto, un giorno. Ma lo farà attingendo alla tua forza. Una forza che verrà da dentro di te». Mi puntò un dito sul petto. «Che non nascerà dal vostro amore, ma dal tuo impegno, dalla tua determinazione, dalla tua sete di potere. Perché un giorno, mia erede, tu regnerai». Mi accarezzò la guancia, contemplandomi. «Mi basta guardarti per capire che è scritto nel tuo destino».
Di slancio mi afferrò il mento con due dita. Tirai il fiato di soprassalto, incupendomi mentre mi fissava con un’intensità impressionante.
«Tu porrai fine alla faida», sentenziò. "
― Chiara Cilli , Il Campione del Re (Blood Bonds, #10)