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" Volevo dire che io la voglio, la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla, tutta quella che c'è, tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela, io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio.
Ce la farò, vero? "
― Alessandro Baricco , Ocean Sea
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" Ji apsuko ir lėtai grįžo atgal, tuo pačiu keliu. Jai nebebuvo nei vėjo, nei nakties, nei jūros. Ji ėjo žinodama kur. Tai buvo viskas. Nuostabus jausmas. Kai likimas pagaliau atsiveria, tampa aiškiu taku, nedviprasmišku pėdsaku, tikra kryptimi. Nesibaigiantis suartėjimo laikas. Tas jungimasis. Norėtųsi, kad jis niekada nesibaigtų. Atsidavimas likimui. Tai yra jausmas. Be dvejonių, be melo. Žinoti kur. Ir pasiekti. Likimą, kad ir koks jis būtų.
Ji ėjo - ir tai buvo gražiausia, ką kada nors buvo dariusi. "
― Alessandro Baricco , Ocean Sea
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" Forse il mondo è una ferita e qualcuno la sta ricucendo in quei due corpi che si mescolano. E nemmeno è amore, questo è stupefacente. Ma è mani e pelle, labbra, stupore, sesso, sapore, tristezza, forze perfino desiderio. Quando lo racconteranno non diranno la parola amore: mille parole diranno, taceranno amore, tace tutto intorno. "
― Alessandro Baricco , Ocean Sea
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" Il bambino si spostò un po’ più in la sul davanzale. Aria fredda e vento da nord. Davanti fino all’infinito, il mare.
“Cosa ci fai tutto il tempo seduto qua sopra?”
“Guardo”
“Non c’è molto da guardare…”
“Scherzate?”
“Be’, c’è il mare, d’accordo, ma il mare è poi sempre quello, sempre uguale, mare fino all’orizzonte, se va bene ci passa una nave, non è che sia poi la fine del mondo.”
Il bambino si girò verso il mare, si rigirò verso Bartleboom, si girò ancora verso il mare, si rigirò ancora verso Bartleboom.
“Quanto vi fermerete qui?” gli chiese.
“Non so. Qualche giorno.
“Il bambino scese dal davanzale, andò verso la porta si fermò sulla soglia, rimase un po’ a studiare Bartleboom.
“Voi siete simpatico. Magari quando ve ne andrete sarete un po’ meno imbecille“. "
― Alessandro Baricco , Ocean Sea
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" […] ed lì che io – io – è lì che alzo lo sguardo e lo vedo – io – lo vedo: il mare.
Per la prima volta, dopo giorni e giorni, lo vedo davvero.
E sento la sua voce immane e l’odore fortissimo e, dentro, la sua inarrestabile danza, onda infinita.
[…] Sembrava uno spettatore, perfino silenzioso, perfino complice.
Sembrava cornice, scenario, fondale.
Ora lo guardo e capisco: il mare era tutto. E’ stato fin dal primo momento, tutto.
[…] C’era lui nelle mani che uccidevano, nei morti che morivano, c’era lui nella sete e nella fame.
[…] Non ci sono colpevoli e innocenti, condannati e salvati.
C’è solo il mare.
Ogni cosa è diventata mare. "
― Alessandro Baricco , Ocean Sea
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" Bartleboom tiene treinta y ocho años. Él cree que en alguna parte, por el mundo, encontrará algún día a una mujer que, desde siempre, es su mujer. De vez en cuando lamenta que el destino se obstine en hacerle esperar con obstinación tan descortés, pero con el tiempo ha aprendido a pensar en el asunto con gran serenidad. Casi cada día, desde hace ya treinta años, toma una pluma y le escribe. No tiene nombre y no tiene señas para poner en los sobres, pero tiene una vida que contar. Y ¿a quién sino a ella? Él cree que cuando se encuentren será hermoso dejar en su regazo una caja de caoba repleta de cartas, y decirle
– Te esperaba "
― Alessandro Baricco , Ocean Sea
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" […] lui era un uomo – inconsolabile. Questo, mi ha insegnato il ventre del mare.
Che chi ha visto la verità rimarrà per sempre inconsolabile.
E davvero salvato è colui che non è mai rimasto in pericolo.
[…] quel che abbiamo visto rimarrà nei nostri occhi, quel che abbiamo fatto rimarrà nelle nostre mani, quel che abbiamo sentito rimarrà nella nostra anima.
E per sempre, noi che abbiamo conosciuto le cose vere, per sempre, noi figli dell’orrore, per sempre, noi reduci dal ventre del mare, per sempre, noi saggi e sapienti, per sempre –
saremo inconsolabili. Inconsolabili. Inconsolabili. "
― Alessandro Baricco , Ocean Sea