Home > Work > Soffocami (Blood Bonds, #1)
41 " La sua espressione divenne più dura del granito, i suoi occhi più foschi delle tenebre. «Io non sono come Armand, perciò risparmiami la tua pietà. Non sai un cazzo di me, quindi non provare a psicanalizzarmi per metterti nei miei panni. Mio fratello può anche aver scelto di raccontarti la storia della nostra vita, ma non credere che questo cambi qualcosa. Sei qui per morire» sentenziò. "
― Chiara Cilli , Soffocami (Blood Bonds, #1)
42 " Era di una bellezza rara e rude, con i tratti del volto duri e spigolosi, quasi fossero stati cesellati. "
43 " Attirai il suo volto al mio, protendendomi verso la sua bocca, in cerca di un appiglio per non sprofondare nell'oblio che mi stava trascinando giù, sempre più giù.In cerca di una salvezza che sapevo sarebbe stata la mia distruzione.Ma Aleksandra mi respinse. Le sue dita si frapposero tra le nostre labbra, impedendomi di baciarla. «No» gemette.Mi tirai indietro con un cipiglio confuso, scontrandomi con la determinazione che d'un tratto le ardeva di nuovo nello sguardo astioso.«Mai più» decretò rauca.Deglutii a vuoto, preso alla sprovvista dall'alito di tristezza che mi soffiò gelido sulla nuca, facendomi irrigidire. Non potei far altro che annuire greve e appoggiare la fronte alla sua per respirarla un'ultima volta. "
44 " «È per questo che sei qui. Per vivere sulla tua pelle quello che tuo padre mi ha fatto». "
45 " «Non guardarla. Non osare neanche respirare nella sua direzione. Avvicinati di nuovo a lei e non risponderò di me stesso». "
46 " «Ha detto di avermi spiata per tutta la serata, sa bene come sono stata con i miei ospiti. E lei non è uno di loro. Quindi» mi stizzii, gettando il mozzicone oltre il parapetto «mi dica immediatamente cosa vuole, prima che la sbatta personalmente fuori a calci». Un lento sorriso perfetto si allargò sul mio viso. «Sono curiosa di sapere se i miei tacchi la faranno strillare come una femminuccia o se il suo fondoschiena è di marmo, come sembra essere il resto del suo corpo». "
47 " Tutto in me gridava il suo nome.Tutto di lei portava il mio nome.Un possesso che presto avrei sigillato col sangue, prima di cavarle il cuore e consegnarlo a suo padre.Il tuo cuore batte con il suo. "
48 " Mi voltai a metà per scrutare l'uomo nell'angolo buio del balcone. Nella semioscurità, vidi ardere l'estremità di una sigaretta, che lui si portò alle labbra con calma sinistra. Il suo sguardo puntato su di me aiutò il venticello che soffiava a farmi rabbrividire. "
49 " Feci un respiro profondo. «Avresti dovuto uccidermi subito e consegnare la mia testa a mio padre» dissi cupa.Poi sparai. "
50 " Ci guardammo, sconvolti.Fu allora che accadde.Fu allora che mi persi nei suoi occhi.Fu solo una microscopica frazione di secondo.Ma fu micidiale. "
51 " Fu quando alzai gli occhi che incontrai quelli più blu che avessi mai visto. Orlati da folte ciglia nere, erano come accesi da un bagliore interno che faceva risplendere le screziature indaco delle iridi.Lui mi guardava penetrante, lo sguardo attento e al tempo stesso torbido di pensieri osceni, indicibili.Mi sentivo bruciare viva sotto quell'intensità. "
52 " «Solo una volta. Tornerai a essere la mia vittima, dopo».«E tu sarai la mia morte, adesso.»«Allora lascia che ti uccida, Aleksandra.» "
53 " «Voglio farti soffrire» sentenziò, il tono solenne e tagliente, traboccante di un rancore che solo la mia morte poteva estinguere. «Umiliarti».Una lacrima mi solcò la guancia contro il mio volere. «Ci stai riuscendo, figlio di puttana» ribattei con voce strozzata. «Perciò fermati». "
54 " «Hai appena detto che sono tua e non riesci nemmeno a baciarmi?» lo aggredii.Si voltò all'improvviso, ruggendo: «Non posso!».Non indietreggiai di un millimetro. «Perché?»«Perché io voglio baciarti» ammise a bruciapelo, colpendomi con uno sguardo più duro del granito, più rovente del fuoco, più affilato di una lama.Trasse un respiro significativo.Lo guardai, intrappolata dai suoi occhi.«Io. Voglio. Te». "
55 " Tutto di lui mi travolgeva con la forza distruttrice di un tornado.E, dal modo in cui mi stava guardando, anche lui ne era consapevole. Ne andava fiero, perché voleva dire che aveva ragione. Aveva sempre avuto ragione.Non sarei sopravvissuta a Henri Lamaze. "
56 " Nel momento in cui il mio corpo si era modellato a quello della donna su cui mi ero fiondato, ero rimasto folgorato dal suo sguardo. Così saturo d'ira. Così vivo. Così accecante. I suoi occhi erano di un colore indescrivibile, un verdazzurro che stregava.Pietrificava. "
57 " «Fallo» le comandai roco. «Sappiamo entrambi che vuoi sentirmi tanto quanto io voglio sentire te». "
58 " «E per la cronaca, io ti sono mancato».Tu mi sei mancata.«E tu hai urlato il mio nome».Io ho sussurrato il tuo, mentre ti guardavo dormire. "
59 " Respiravo Aleksandra.Percepivo Aleksandra.Più la baciavo in quel modo carnale, più mi ossessionava.Pretendevo di ossessionarla a mia volta.Più la toccavo, più volevo scoparla.Esigevo di entrarle nelle ossa.Più i suoi versi si perdevano nella mia bocca, più amavo renderla così smaniosa di me.Reclamavo di fare a brandelli il suo spirito. "
60 " «Guardami». La voce di Henri mi giunse come un'eco lontana. «Aleksandra, guardami». Il suo tono stentoreo mi rimbombò nelle orecchie come la deflagrazione di un tuono, e i miei occhi slittarono impauriti nei suoi. «Da me. Lentamente. Ma vieni da me». "