Home > Work > L'altra verità: diario di una diversa
1 " Una volta una ammalata mi appioppò un sonoro ceffone. Il mio primo istinto fu quello di renderglielo. Ma poi presi quella vecchia mano e la baciai. La vecchia si mise a piangere.«Tu sei mia figlia», mi disse.E allora capii che cosa aveva significato quel gesto di violenza. Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini. "
― Alda Merini , L'altra verità: diario di una diversa
2 " Un giorno in giardino incontrai un prete. Ero sola e gli chiesi in che concetto Dio tenesse i poveri pazzi.«Mah» rispose quello, «che volete, figliola. I pazzi non sono responsabili.»«Mah», proseguii io, «se Dio ha dato il libero arbitrio perché scegliessimo il bene ed il male, perché ce l’ha tolto con la pazzia?»Il prete rimase confuso e se ne andò borbottando, ma a me quel concetto mirodeva dentro: perché un folle non può più essere padrone della sua volontà? "
3 " Se fossi completamente guarita, mi ergerei certamente giudice, e condannerei senza misura. Ma molti, tutti, metterebbero in forte dubbio la mia sincerità in quanto malata. E allora ho fatto un libro, e vi ho anche cacciato dentro la poesia, perché i nostri aguzzini vedano che in manicomio è ben difficile uccidere lo spirito iniziale, lo spirito dell’infanzia, che non è, né potrà mai essere corrotto da alcuno". "