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Road QUOTES

5 " «Passi la vita a mercanteggiare?» rilancia sospirando.
Sorrido ancora di più, e ancora non ha visto tutto. Mi raddrizzo per rispondergli.
«Amo negoziare, la vita è fatta di negoziati, di compromessi, di scelte, di scambi e di esperienze. Secondo me, non si può avere l’uno senza avere l'altro. Guardaci, hai fatto la scelta di prendermi con te pur non avendo l'aria di un ragazzo che imbarca il primo venuto. Ho fatto un compromesso affinché non dovessimo litigare di brutto in ogni momento. Vedi, questo è solo una parte di quello che è la vita. Ma la vita è piena di stupidi, di imbecilli, di regole stereotipate su come devono essere gli uomini, come devono comportarsi, che aspetto devono avere, a quale categoria devono appartenere. Anche quello che compriamo è deciso dalla società che ci circonda. La vita è anche fatta di incontri interessanti, di delusioni, di amicizie, di amori, un lavoro, una famiglia, un passato, un futuro, e l'influenza che ha tutto questo mix di cose sul nostro presente. Qualche volta la vita è noiosa, imperfetta, dura e triste, ma è comunque appassionante. La vita è l'uomo, e studiare la vita dell'uomo, il suo comportamento, le situazioni, il sapere il come e il perché, è capire cosa genererà su qualcuno la scelta che ha fatto in un preciso istante. Tutto questo è appassionante. La vita è appassionante, Travis, e sì, amo mercanteggiare, amo scambiare, e vivere di esperienze. Forse mi sono un po’ perso… ma sono così, parlo, parlo, spesso vado troppo lontano, e faccio fatica a fermarmi» "

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10 " L'uomo è cattivo. Non nasce così, ma lo diventa perché il suo stile di vita è dettato dalla legge del più forte. Dovunque passa, l'uomo deve essere il migliore, il più ricco, il più bello, il più intelligente e tutto questo per cosa? È più felice una volta che ha un corpo da sogno, una Ferrari o che il suo ambiente lo reputi il migliore in tutto quello che fa? Sono queste cose a renderlo felice? Oppure è la superficialità di questa vita in cui tutto è falso e apparenza, a renderlo veramente felice?
Non credo. L'immagine, i desideri di cui non si ha consapevolezza e che sono superflui… tutto questo, io adesso lo evito. Vivere davvero non è questo. La ricerca continua della felicità non si ottiene schiacciando gli altri per arricchirsi, né credendo di essere il migliore. La vita è realizzarsi da soli, senza tanti fronzoli, e cercarsi fino in fondo, una volta che ci si è liberati da tutti quegli strati di inutilità che ci mangiano fino al midollo. Guardarsi allo specchio e vedersi davvero fino in fondo all'anima, è a questo che serve la vita, secondo me, e per arrivarci, l'uomo dovrebbe vivere da solo e non in gruppo come fa, contando sugli altri per ottenere un'immagine di felicità che è solo una menzogna. Mack crede nella bellezza dell'umanità, ma l'umanità non crede in Mack. Lei se ne fotte e continuerà il suo lavoro da formica per essere ancora più stupida e distruggere tutto quello che la circonda per averne sempre di più, senza rendersi conto che alla fine non avrà più niente. L'umanità è stupida e lo resterà. Forse potrebbe rendersene conto prima che sia troppo tardi, che sta solo correndo verso il baratro, ma questo sarebbe dare prova di buonsenso, e non ce l’ha "

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12 " «Certo che credo al destino. Credo che non tutto sia dovuto al caso, sono sicuro che tutto è già scritto da qualche parte. Sono le nostre scelte a cambiare il corso degli eventi. Sono certo che quello che ci succede non è dovuto al caso. So che il destino è sorprendente, ci mostra cose inverosimili, ci fa vivere dei momenti sconvolgenti, che noi siamo preparati o meno. Il destino è come il futuro, non possiamo sapere in anticipo cosa ci riserva, è variabile. Gli si deve solo aprire le braccia e accogliere quello che ha deciso di mettere sulla nostra strada. Avresti potuto lasciarmi in quell’area di sosta, tre giorni fa, riprendere la tua strada, andare a fare la tua missione in Alaska da solo, e oggi non saremmo qui a discutere. Hai fatto una scelta, probabilmente incomprensibile visto il personaggio che sei, ma l'hai fatta. E questo… penso che sia opera del destino che vuole che trascorriamo del tempo insieme. Ne sono convinto. Sì, ci credo, come credo che i gatti abbiano nove vite, che non si muore mai veramente perché credo nella reincarnazione. Sono persuaso che abbiamo, nascosti nella nostra memoria, i ricordi di vite che non rammentiamo del tutto, come sono certo che l'alchimia fra gli esseri umani non è dovuta semplicemente a una reazione chimica. Credo al destino, come credo alle superstizioni, perché tutte le spiegazioni per quanto fondate siano, non spiegano mai del tutto certe scelte che facciamo, le si deve a qualcosa, o a qualcuno.» "

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13 " «Non credo al destino,» dico per rompere questo silenzio pesante e facendolo sobbalzare per la sorpresa. «Non ci ho mai creduto. Penso che sia il risultato della somma delle nostre scelte, dettate dalla nostra coscienza e dal nostro libero arbitrio. Senza contare che si dipende totalmente dalle scelte degli altri. Non c'è una strada tracciata, ci sono solo diverse strade che scegli di percorrere oppure no, non sapendo mai in anticipo dove quella certa strada ti condurrà perché il numero delle variabili è completamente impossibile da prendere in considerazione. Tutto è una scelta, Mack. Non c’è nulla di prestabilito in funzione della direzione che prendi, perché le tue precedenti scelte hanno influenzato quella che hai fatto e influenzeranno le tue future decisioni. Non ci sono solo due soluzioni, ma milioni di combinazioni possibili. Quindi no, non credo al destino.»
Mack si gira verso di me e io distolgo lo sguardo dalla strada per alcuni secondi per guardarlo, non sorride ancora, ma ha un'aria colpita. Okay, lo capisco, ho composto delle frasi molto lunghe per esprimermi, ma se lui non è abituato a sentirmi parlare tanto, a mia volta, io non sono abituato a non sentirlo ciarlare di continuo, e per quanto assurdo possa sembrare, la sua voce mi manca.
Sento il suo sguardo insistente su di me e la cosa mi fa sorridere. Mi piace da impazzire quando mi guarda così, come se gli avessi appena annunciato l'inizio della terza guerra mondiale.
«L'adrenalina, Mack, la forte situazione di stress. È stato questo quello che ieri sera ti ha fatto scoppiare e baciarmi, è stata l'euforia del momento e niente di più, quindi smettila di pensarci in continuazione e dimentica.»
«Dimentica?»
La sua voce grave risuona in tutta la cabina. Sento il brivido che ha sempre scatenato in me e sospiro per il tono scioccato che ha usato.
«Sì, se vuoi continuare il viaggio con me, è preferibile, Mack.»
«Non ho voglia di dimenticare,» risponde arrabbiato "

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16 " «Non chiedo un impegno,» dico, «né una bella storia d’amore come nei romanzi, Travis. Voglio conoscere la vita, quella vera, quella che ferisce e che fa male. Quella di cui non si comprende il senso, neanche rimuginandoci sopra delle ore, voglio degli incontri, dei momenti unici e straordinari, voglio agire senza pormi domande sul domani. Voglio vivere, Travis, senza restrizione, senza pormi domande. E, merda, se non ho voglia di dimenticare, non dimentico, okay? Non credo che resterò nella tua vita abbastanza per farmi del male. Conosco i miei limiti, so che devo fermarmi prima di esserne ossessionato. La vita non è sempre bella, Travis Hamilton, la vita è la merda che ti cade addosso all’improvviso, l'imprevisto, la collera e i colpi duri. Allora, Brontolo, vivi il presente, poniti le domande giuste e piantala di rompermi per quelle che mi riguardano. Forse mi comporto come un ragazzo fragile, forse ho una visione del mondo che non va d’accordo con il fisico da ragazzaccio che ho, ma credimi Travis, non sono una persona fragile, anzi. La curiosità e l’apertura sul mondo non mi rendono debole, solo socievole. Ti ho detto che facevo tutto questo per sapere cosa fosse la vita e vivere di esperienze.»
Taccio per alcuni istanti, i miei occhi fissano quelli di Travis. Il calore del suo corpo mi riscalda, e risveglia in me delle sensazioni simili all'eccitazione mischiata al desiderio. Questo ragazzo mi fa perdere la testa. Mi blocco, perché ho appena capito una cosa.
«Vedi… comincio a credere che forse è questo, che sei tu, la mia esperienza.» "

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18 " «Parlami.»
Riesco a dirlo così piano che non sono sicuro che mi abbia sentito, finché non sento le sue labbra distendersi in un sorriso sui miei addominali.
«Travis, devi essere dannatamente malato per chiedermi una cosa simile.»
La sua voce grave mi fa rabbrividire. È Mack, lui, con la sua bella bocca da cattivo ragazzo, la sua voce grave e calda che richiama il sesso. Scende sui miei addominali e la sua lingua continua a uccidermi dolcemente tra un bacio e l’altro, mi lecca l’ombelico e continua quello che sta facendo, facendomi impazzire.
Vorrei toccarlo anche io, ma le mie mani sono inerti, il mio corpo è privo di energia e solo Mack e le sue carezze riescono a ravvivarmi. La sua bocca mi scivola sul petto, lecca ogni centimetro del mio corpo a sua disposizione e il suo sedere, il suo magnifico sedere si strofina sul mio cazzo già duro e dolorante a sentirlo così vicino, e tuttavia troppo lontano. Si raddrizza, sento i rumori dei suoi vestiti che cadono al suolo, poi ritorna su di me. Il dolore è sempre là, ma lui è riuscito a relegarlo in secondo piano, dietro tutto quel desiderio accumulato tra noi e il piacere che mi offre. Probabilmente dovrei respingerlo. Sì, dovrei proprio farlo se ne fossi capace, ma anche se fossi pienamente lucido, lo lascerei fare perché è semplicemente troppo bello. Di solito non faccio troppi preliminari, non in questo modo, non con tanta dolcezza da essere quasi doloroso aspettare la prossima carezza o la prossima sensazione che scatenerà la sua bocca su di me. Mi scopro ad apprezzare questo suo modo di fare, perché è Mack e anche se può essere focoso, è anche molto tenero e dolce "

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