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" It is for this reason that art, true art, the one that comes from the soul, is so important in our lives. Art consoles us, it lifts us and directs us. Art cures us. We are not only that which we eat and the air that we breathe. We are also the stories we have heard, the tales we fell asleep listening to when we were children, the books we have read, the music we heard and the emotions that a painting, a statue, or a poem have given us. "
― Tiziano Terzani , A Fortune-Teller Told Me: Earthbound Travels in the Far East
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" FOLCO : "Socialisme" et "communisme" sont devenus presque des gros mots. Quelle est l'essence de ce rêve à laquelle on pourrait s'identifier, au lieu de le repousser sans même y réfléchir ?
TIZIANO : L'idée du socialisme était simple : créer une société dans laquelle il n'y aurait pas de patrons pour contrôler les moyens de production, moyens avec lesquels ils réduisent le peuple en esclavage; Si tu as une usine et que tu en es le patron absolu, tu peux licencier et embaucher à ta guise, tu peu même embaucher des enfants de douze ans et les faire travailler. Il est clair que tu engranges un profit énorme, qui n'est pas dû uniquement à ton travail, mais également au travail de ces personnes-là. Alors, si les travailleurs participent déjà à l'effort de production, pourquoi ne pas les laisser coposséder l'usine ?
La société est pleine d'injustices. On regarde autour de soi et on se dit : mais comment, il n'est pas possible de résoudre ces injustices ?
Je m'explique. Quelqu'un a une entreprise agricole en amont d'un fleuve avec beaucoup d'eau. Il peut construire une digue pour empêcher que l'eau aille jusqu'au paysan dans la vallée, mais ce n'est pas juste. Ne peut-il pas, au contraire, trouver un accord pour que toute cette eau arrive également chez celui qui se trouve en bas ? Le socialisme, c'est l'idée d'une société dans laquelle personne n'exploite le travail de l'autre. Chacun fait son devoir et, de tout ce qui a été fait en commun, chacun prend ce dont il a besoin. Cela signifie qu'il vit en fonction de ce dont il a besoin, qu'il n'accumule pas, car l'accumulation enlève quelque chose aux autres et ne sert à rien. Regarde, aujourd'hui, tous ces gens richissimes, même en Italie ! Toute cette accumulation, à quoi sert-elle ? Elle sert aux gens riches. Elle leur sert à se construire un yacht, une gigantesque villa à la mer. Souvent, tout cet argent n'est même pas recyclé dans le système qui produit du travail. Il y a quelque chose qui ne tourne pas rond. C'est de là qu'est née l'idée du socialisme.
FOLCO : Et le communisme ? Quelle est la différence entre le socialisme et le communisme ?
TIZIANO : Le communisme a essayé d'institutionnaliser l'aspiration socialiste, en créant - on croit toujours que c'est la solution - des institutions et des organismes de contrôle. Dès cet instant, le socialisme a disparu, parce que le socialisme a un fond anarchiste. Lorsqu'on commence à mettre en place une police qui contrôle combien de pain tu manges, qui oblige tout le monde à aller au travail à huit heures, et qui envoie au goulag ceux qui n'y vont pas, alors c'est fini. (p. 383-384) "
― Tiziano Terzani , La fine è il mio inizio
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" Vladimir conosceva la vita e aveva una visione chiara di come andava il mondo. Tutto quel che era buono, ordinato, bello, pulito per lui era «normal». La libertà di darsi da fare? «Normal.» Amare le donne? «Normal.» Quello che non era più «normal» era la Russia perché non c’era più ordine, perché fra mafiosi, gangster e poliziotti non c’è più differenza e con la mano faceva il gesto: «tutti uguali», gli uni come altri, tutti mischiati. Indicava le mostrine di un ufficiale e diceva: «Mafia; no normal». «Democracy?» si domandava retoricamente e si rispondeva: «No normal. Popolo russo ha bisogno di dittatore. Grande dittatore per Russia è normal. Stalin per Russia è normal». Non credo lo dicesse solo perché Stalin era, come lui, un georgiano. Lo diceva perché con il fallimento del comunismo e la caduta dell’Impero sovietico, la gente come lui non sa in che cosa sperare, non vede attorno a sé nessuno di grande cui affidare la propria sorte. "
― Tiziano Terzani , A Fortune-Teller Told Me: Earthbound Travels in the Far East
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" L’uomo ormai è succube dell’economia. Tutta la sua vita è determinata dall’economia. Questa, secondo me, sarà la grande battaglia del futuro: la battaglia contro l’economia che domina le nostre vite, la battaglia per il ritorno a una forma di spiritualità – che puoi chiamare anche religiosità – a cui la gente possa ricorrere. Perché è una costante della storia umana, questo voler sapere cosa ci sei a fare al mondo. Occorrono nuovi modelli di sviluppo. Non solo crescita, ma parsimonia. Vedi, Folco, io dico che bisogna liberarsi dei desideri. Ma proprio per il perverso sistema del consumismo la nostra vita è tutta centrata su giochi, sport, mangiare, piaceri. Il problema è uscire da questo circolo vizioso: una cosa dopo l’altra dopo l’altra. Porca miseria, questo ti impone dei comportamenti che sono assolutamente assurdi. Tu non vuoi certe cose ma il sistema del consumismo ti convince, ti seduce a volerle. Tutta la tua vita dipende da quel meccanismo. Se invece cominci a non parteciparvi resistendo, digiunando, allora è come se usassi la non violenza contro la violenza. La violenza che ci fa alla fine? Mica te la possono cacciare in gola, la roba! "
― Tiziano Terzani , La fine è il mio inizio
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" Che errore è stato allontanarsi dalla natura! Nella sua varietà, nella sua bellezza, nella sua crudeltà, nella sua infinita, ineguagliabile grandezza c'è tutto il senso della vita. Se mai vi viene a mancare, come mi stava succedendo, basta tornare qui, alla natura, alle origini di tutto, all'albero da cui siamo saltati giù avant'ieri, uomini miei vestiti di boria e di gessato grigio. "
― Tiziano Terzani
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" I tablighi, come molti altri elementi non necessariamente fondamentalisti del mondo islamico, hanno una più generica e più esistenziale aspirazione: quella semplicemente di condurre un'esistenza diversa dalla nostra, di vivere secondo altri principi, di stare fuori dai meccanismi internazionali che loro vedono dominati da leggi e valori di stampo esclusivamente occidentale.. [...] A torto o a ragione, molti percepiscono la globalizzazione come uno strumento della nostra «civiltà atea e materialistica» che, appunto attraverso l'espansione dei mercati, diventa sempre più ricca e più forte a scapito del loro mondo. [...] Da qui la reazione difensiva e il ricorrere all'Islam come a un rifugio. La religione diventa l'arma ideologica contro [...] l'occidentalizzazione. [...] A noi può parere strano, ma 'è oggi nel mondo un crescente numero di persone che non aspira ad essere come noi, che non insegue i nostri sogni, che non ha le nostre aspettative e i nostri desideri. "
― Tiziano Terzani , Lettere contro la guerra