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Excursion to Tindari (Inspector Montalbano #5) QUOTES

5 " «Un omo dovrebbe campare quanto è di giusto. Novant'anni sono assà, troppi. E addiventano ancora chiussà quanno che uno è obbligato a ripigliare le cose in mano doppo che pinsàva d'essersene sbarazzato. E la facenna di Japichinu mi ha consumatu, dottore. Non dormu per la prioccupazione. È macari malatu di petto. Io ci dissi: consegnati ai carrabbinera, almeno ti curano, Ma Japichinu è picciotto, tistardu come tutti i picciotti. Comunque, io ho dovuto ripinsàri a pigliari la famiglia in manu. Ed è difficili, difficili assà. Pirchì intantu lu tempu è andato avanti, e gli òmini si sono cangiati. Non capisci cchiù come la pensano, non capisci quello che gli sta passando per la testa. Un tempu, tantu pi fari un esempiu, su una data facenna complicata ci si ragiunava. Macari a longo, macari pi jorna e jorna, macari fino alle mali parole, alla sciarriatina, ma si ragiunava. Ora la genti non voli cchiù ragiunari, non voli pèrdiri tempu».
«E allora che fa?».
«Spara, dottore mio, spara. E a sparari semu tutti bravi, macari u cchiù fissa di la comitiva. Se lei, putacaso, ora comu ora scoccia il revorbaro che tiene nella sacchetta...».
«Non ce l'ho, non cammino armato».
«Daveru?!».
Lo sbalordimento di don Balduccio era sincero.
«Dottore mio, 'mprudenza è! Con tanti sdilinquenti ca ci sono in giro...».
«Lo so. Ma non mi piacciono le armi».
«Manco a mia piacevano. Ripigliamo il discorso. Se lei mi punta un revorbaro contro e mi dice: "Balduccio, inginocchiati", non ci sono santi. Essendo io disarmato, mi devo inginocchiari. È ragionato? Ma questo non significa che lei è un omo d'onore, significa solo che lei è, mi pirdonasse, uno strunzo con un revorbaro in mano».
«E invece come agisce un omo d'onore?».
«Non come agisce, dottore, ma come agiva. Lei viene da mia disarmato e mi parla, m'espone la quistione, mi spiega le cosi a favori e le cosi contro, e se iu in prima non sugnu d'accordu, u jornu appressu torna e ragiunamu, ragiunamu fino a quannu iu mi fazzu convintu ca l'unica è di mettermi in ginocchiu comu voli lei, nell'interessi miu e di tutti».
Fulmineo, nel ricordo del commissario s'illuminò un brano della manzoniana Colonna Infame, quando un disgraziato è portato al punto di dover pronunziare la frase «ditemi cosa volete che io dica» o qualcosa di simile. Ma non aveva gana di mettersi a discutere di Manzoni con don Balduccio.
«Mi risulta però che macari a quei tempi beati che lei mi sta contando si usava ammazzare la gente che non voleva mettersi in ginocchio».
«Certo!» fece con vivacità il vecchio. «Certo! Ma ammazzare un omo pirchì si era refutato d'obbediri, lo sapi lei che significava?». «No». «Significava una battaglia persa, significava che il coraggio di quell'omo non ci aveva lasciato altra strata. Mi spiegai?». "

Andrea Camilleri , Excursion to Tindari (Inspector Montalbano #5)

8 " Se li immaginò, il commissario, i due vecchiareddri camminare nella notte, nello scuro, davanti a qualcuno che li teneva sotto punterìa. Certamente avevano truppicàto sulle pietre, erano caduti e si erano fatti male, ma sempre avevano dovuto rialzarsi e ripigliare la strata, macari con l'aiuto di qualche càvucio dei boia. E, di sicuro, non si erano ribellati, non avevano fatto voci, non avevano supplicato, muti, aggelati dalla consapevolezza della morte imminente. Un'agonia interminabile, una vera e propria via crucis, quella trentina di metri. Era questa spietata esecuzione la linea da non oltrepassare della quale gli aveva parlato Balduccio Sinagra? La crudele ammazzatina a sangue freddo di due vecchiareddri tremanti e indifesi? Ma no, via, non poteva essere questo il limite, non da questo duplice omicidio Balduccio voleva chiamarsi fuori. Loro avevano fatto ben altro, avevano incaprettato, torturato vecchi e picciotti, avevano persino strangolato e poi disciolto nell'acido un picciliddro di dieci anni, colpevole solo di essere nato in una certa famiglia. Quindi quello che vedeva, per loro, ancora rientrava dentro la linea. L'orrore, al momento invisibile, stava perciò tanticchia più in là. Ebbe come una leggera vertigine, si appoggiò al braccio di Mimì.
«Ti senti bene, Salvo?».
«È che questa mascherina mi dà tanticchia d'accùpa».
No, il peso sul petto, la mancanza di respiro, il retrogusto di una sconfinata malinconia, l'accùpa insomma, non gliela stava provocando la mascherina. Si calò in avanti per taliare meglio i due cadaveri. E fu allora che poté notare una cosa che finì di sconvolgerlo. Sotto la fanghiglia si vedevano a rilievo il braccio destro di lei e quello mancino di lui. Le due braccia erano stese dritte, si toccavano. Si calò in avanti ancora di più per taliare meglio, stringendo sempre il braccio di Mimì. E vide le mani dei due morti: le dita della mano dritta di lei erano intrecciate a quelle della mano mancina di lui. Erano morti tenendosi per mano. Nella notte, nel terrore, avendo davanti lo scuro più scuro della morte, si erano cercati, si erano trovati, si erano dati l'un l'altra conforto come tante altre volte avevano sicuramente fatto nel corso della loro vita. La pena, la pietà l'assugliarono improvvise con due cazzotti al petto. "

Andrea Camilleri , Excursion to Tindari (Inspector Montalbano #5)