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" -Basta con questa commedia, Maestro. Conosco il segreto. Bella roba. Tanto studiare, ore e ore sui libri e poi... Non esisto neanche.
- Ma sei un baol... Un'idea immortale e fascinosa... sei il pensiero dell'altrove, magia, avventura, libertà, utopia, rock-and-roll...
Sto qua e ascolto il pianista. Sono all'ultimo tavolo a sinistra in fondo. Se non vi piace lo spirito del tempo, venite.
Mi riconoscerete subito.
Starò qui fino a quando il pianista suonerà. E finché ci sono io, suonerà. "
― Stefano Benni , Baol. Una tranquilla notte di regime
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" E ai lati della fiumana di persone che camminavano sotto il portico vi erano decine e decine di venditori e mendicanti. Questi ultimi accovacciati in pose dolorose, con piedi storti e schiene curve, fingendo di dormire, abbracciati a cani e bambini, tenevano davanti a sé cartelli con la scritta: affamato, reduce, cieco, profugo, disoccupato, non mangio da tre giorni, gravemente ammalato, sordomuto. E in mezzo alla fiumana di persone io vidi avanzare un uomo dal nobile portamento, con una gabardine grigia e un cappello di feltro. Egli scostava con disprezzo i mendicanti dalla sua strada. Camminava guardando dritto davanti a sé e portava al collo un cartello con la scritta:
"Insensibile dalla nascita "
― Stefano Benni , Baol. Una tranquilla notte di regime