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" Prendi tutto ciò che vuoi,” gli disse senza fiato, “È quello che hai sempre fatto. Prendi tutto me stesso.”
“Fallo ancora,” disse Peter. Chiuse gli occhi quando Uncino, invece d’obbedire, gli passò la lingua sul punto che aveva appena morso. Quel gesto scatenò una sensazione di delizioso dolore in tutto il suo corpo e lo lasciò silenzioso e tremante. Uncino lo morse di nuovo e tutto il suo corpo si tese mentre un piccolo gemito gli rimase incastrato in gola. Quella sensazione era troppo forte, simile a quella che aveva provato a volte sdraiato sulla sabbia e con le onde che gli accarezzavano il corpo.
Restò sdraiato ad ansimare mentre Uncino gli mise una mano nei pantaloni e accarezzò con le sue dita ruvide le parti più delicate del suo corpo. Una specie di fuoco, appuntito come un ago, lo aveva invaso e pensò d’essere sul punto d’esplodere o di farsi in mille pezzi. Era una sensazione talmente bella e insopportabile che lo fece urlare di piacere. Uncino lo teneva spinto contro il terreno e aveva poggiato una mano nel punto in cui il cuore di Peter batteva all’impazzata e lui non poté far altro che afferrargli la schiena e stringergli i capelli fra le mani mentre cercava di respirare senza avere mai abbastanza aria.
Il picco di quella sensazione lo colpì come un coltello – caldo, devastante – e poi sembrò rompersi all’improvviso facendolo ricadere dentro la sua stessa pelle con i muscoli che tremavano e la bocca che gemeva piano mentre Uncino ancora lo baciava.
“Peter,” mormorò.
Ma Peter non riusciva a parlare. Non s’era mai sentito tanto sporco o così vicino alla sua stessa pelle. Niente, in tutto il tempo che aveva passato fra la sporcizia della foresta o fra il sangue e il sudore della caccia, l’aveva mai raggiunto tanto in profondità. Si teneva stretto al petto d’Uncino e lo sentiva respirare profondamente con il corpo ancora teso e come sospeso per l’eccitazione.
Peter avrebbe voluto allungare una mano per toccarlo a sua volta, ma aveva paura dell’intensità di quella sensazione. Riusciva già a immaginare di guardarlo negli occhi mentre veniva travolto dai sensi, consapevole che sarebbe stata la sua mano a scatenare quella reazione. Un fremito di desiderio gli attraversò il corpo "

Austin Chant , Peter Darling


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Austin Chant quote : Prendi tutto ciò che vuoi,” gli disse senza fiato, “È quello che hai sempre fatto. Prendi tutto me stesso.”<br />“Fallo ancora,” disse Peter. Chiuse gli occhi quando Uncino, invece d’obbedire, gli passò la lingua sul punto che aveva appena morso. Quel gesto scatenò una sensazione di delizioso dolore in tutto il suo corpo e lo lasciò silenzioso e tremante. Uncino lo morse di nuovo e tutto il suo corpo si tese mentre un piccolo gemito gli rimase incastrato in gola. Quella sensazione era troppo forte, simile a quella che aveva provato a volte sdraiato sulla sabbia e con le onde che gli accarezzavano il corpo.<br />Restò sdraiato ad ansimare mentre Uncino gli mise una mano nei pantaloni e accarezzò con le sue dita ruvide le parti più delicate del suo corpo. Una specie di fuoco, appuntito come un ago, lo aveva invaso e pensò d’essere sul punto d’esplodere o di farsi in mille pezzi. Era una sensazione talmente bella e insopportabile che lo fece urlare di piacere. Uncino lo teneva spinto contro il terreno e aveva poggiato una mano nel punto in cui il cuore di Peter batteva all’impazzata e lui non poté far altro che afferrargli la schiena e stringergli i capelli fra le mani mentre cercava di respirare senza avere mai abbastanza aria.<br />Il picco di quella sensazione lo colpì come un coltello – caldo, devastante – e poi sembrò rompersi all’improvviso facendolo ricadere dentro la sua stessa pelle con i muscoli che tremavano e la bocca che gemeva piano mentre Uncino ancora lo baciava.<br />“Peter,” mormorò.<br />Ma Peter non riusciva a parlare. Non s’era mai sentito tanto sporco o così vicino alla sua stessa pelle. Niente, in tutto il tempo che aveva passato fra la sporcizia della foresta o fra il sangue e il sudore della caccia, l’aveva mai raggiunto tanto in profondità. Si teneva stretto al petto d’Uncino e lo sentiva respirare profondamente con il corpo ancora teso e come sospeso per l’eccitazione.<br />Peter avrebbe voluto allungare una mano per toccarlo a sua volta, ma aveva paura dell’intensità di quella sensazione. Riusciva già a immaginare di guardarlo negli occhi mentre veniva travolto dai sensi, consapevole che sarebbe stata la sua mano a scatenare quella reazione. Un fremito di desiderio gli attraversò il corpo