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" «Ma io cosa c’entro con questo» è infantile e un po’ furbo, perché significa non voler
riconoscere la differenza tra il concetto di colpa e quello di responsabilità.
[...]
La colpa è un carico morale esclusivamente personale e, a meno che tu non abbia praticato deliberatamente un’ingiustizia o una violenza su qualcuna, ovviamente non è tua. La responsabilità invece è un carico etico collettivo che ci riguarda tutti e tutte, perché le regole che seguiamo ogni giorno reggono la disuguaglianza che viviamo, anche se in misura diversa. La colpa ce l’hai o non ce l’hai. La responsabilità invece te l’assumi se pensi che quelle conseguenze ti riguardino e tu possa fare qualcosa per modificarle in meglio. È in nome della responsabilità, non della colpa, se ogni anno celebriamo la Giornata della memoria delle vittime del nazismo, perché dopo la Shoah dire «Non ho mai messo un ebreo in una camera a gas» non è piú sufficiente: abbiamo capito tutti che occorre lottare quotidianamente contro i focolai del razzismo che ancora permangono nella nostra società. Fuori da questa logica di assunzione della responsabilità, affermare «Non sono maschilista» in fondo significa dire che «Le conseguenze del maschilismo non sono un mio problema e non le devo risolvere io». "

Michela Murgia , Stai zitta


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Michela Murgia quote : «Ma io cosa c’entro con questo» è infantile e un po’ furbo, perché significa non voler<br />riconoscere la differenza tra il concetto di colpa e quello di responsabilità. <br />[...]<br />La colpa è un carico morale esclusivamente personale e, a meno che tu non abbia praticato deliberatamente un’ingiustizia o una violenza su qualcuna, ovviamente non è tua. La responsabilità invece è un carico etico collettivo che ci riguarda tutti e tutte, perché le regole che seguiamo ogni giorno reggono la disuguaglianza che viviamo, anche se in misura diversa. La colpa ce l’hai o non ce l’hai. La responsabilità invece te l’assumi se pensi che quelle conseguenze ti riguardino e tu possa fare qualcosa per modificarle in meglio. È in nome della responsabilità, non della colpa, se ogni anno celebriamo la Giornata della memoria delle vittime del nazismo, perché dopo la Shoah dire «Non ho mai messo un ebreo in una camera a gas» non è piú sufficiente: abbiamo capito tutti che occorre lottare quotidianamente contro i focolai del razzismo che ancora permangono nella nostra società. Fuori da questa logica di assunzione della responsabilità, affermare «Non sono maschilista» in fondo significa dire che «Le conseguenze del maschilismo non sono un mio problema e non le devo risolvere io».