3
" L'innalzamento del minimo si opera con la graduale estensione del campo dei servizi pubblici gratuiti. L'ente pubblico dovrà, fra l'altro, gradualmente provvedere a fornire ai ragazzi istruzione elementare, refezione scolastica, vestiti e calzature convenienti, libri e quaderni ed ai giovani volenterosi, i quali diano prova di una bastevole attitudine allo studio, la possibilità di frequentare scuole medie ed università a loro scelta senza spesa o con quella sola spesa la quale possa essere sostenuta dal giovane disposto a lavorare senza nocumento degli studi; e le scuole dovranno essere varie e adatte, per numero e per attrezzatura, alle occupazioni diverse manuali od intellettuali ai quali i giovani si sentiranno chiamati. "
― Luigi Einaudi , Lezioni di politica sociale
4
" Bene massimo fra tutti in un paese è l'indipendenza della magistratura, sola garanzia di giustizia che è fondamento dei regni. Ma la indipendenza della magistratura non si ottiene abilitando i giovani forniti del sesto senso necessario ad emergere nella vita e che per essi è quello giuridico, ad addottorarsi grazie a borse di studio in legge ed a partecipare, tra i venti ed i venticinque anni, ai concorsi di ammissione alla carriera giudiziaria. Il concorso attesta, forse, l'attitudine alla interpretazione della legge; non quel che sovrattutto monta, la fermezza del carattere morale. Il concorso, anzi, pone tutti, a parità di intelligenza, alla medesima stregua: tutti uguali, l'arrivista, il procacciante, colui che pesa il torto e la ragione al lume della sola giurisprudenza e l'uomo retto, che non transige colla coscienza e non si piega, per esigenze di carriera, ai desideri dei superiori e dei potenti. "
― Luigi Einaudi , Lezioni di politica sociale
5
" Nelle cose economiche e sociali, la via diritta, salvo eccezioni rarissime, è la via falsa. Solo la via storta, lungo la quale gli uomini cadono, ritornano sui propri passi, esperimentano, falliscono e ritentano e talvolta riescono, è la via sicura e, di fatto, più rapida. Ricordatevi sempre, quando ascolterete qualcuno il quale vi prometterà, con sicurezza spedita, la certa soluzione di un problema sociale, il quale vi offrirà lo specifico per le malattie sociali, il quale vi farà vedere, al di là di un periodo temporaneo di costrizioni necessarie per vincere il nemico, l'avvento del benessere e dell'abbondanza, il quale vi denuncerà un mostro da combattere (ad es. il capitalismo o il comunismo od il fascismo od il reazionarismo, ecc. ecc.) allo scopo di far trionfare l'angelo e il paradiso terrestre (ad es. lo stesso comunismo od il socialismo od il corporativismo), ricordatevi che colui il quale così vi parla è, nella ipotesi migliore, un illuso e più probabilmente un ciarlatano e diffidatene. Solo la via lunga, seminata di triboli è la buona; perché solo percorrendola, l'uomo impara a migliorare se stesso e a rendersi degno della meta a cui vuole giungere. "
― Luigi Einaudi , Lezioni di politica sociale
8
" Quale è dunque la società, nella quale gli uomini si sentano veramente liberi e liberamente operino?
La risposta è venuta da Socrate, è venuta da Cristo. Non dalla società la quale circonda l'uomo viene la libertà, ma dall'uomo stesso.
L'uomo deve trovare in se stesso, nel suo animo, nella forza del suo carattere la libertà che va cercando. La libertà è spirito non è materia. Il prigioniero, il quale potrebbe acquistare la libertà se chiedesse grazia al tiranno e non la scrive perché non riconosce nel tiranno e nei suoi giudici la potestà di giudicarlo, è uomo libero. L'eretico, il quale potrebbe coll'abiura od anche solo colla dissimulazione, l'ebreo, il quale potrebbe, facendosi marrano, salvare la vita, ed invece confessa la sua fede e cammina diritto verso il rogo, è uomo libero. Il pensatore potrebbe dichiarare nel libro apertamente il suo pensiero, purché nella dedica, nella prefazione e nella chiusa avvertisse che i principi da lui esposti si muovono in un campo terreno ed astratto e non infirmano l'osservanza dovuta ai precetti della religione dominante od ai comandamenti della setta che è padrona dello stato. Se non scrive la dedica perché sente che il suo pensiero mina appunto quella religione o il potere di quella setta e non la scrive, pur sapendo di correre il rischio di prigionia o di morte, quegli è uomo libero. "
― Luigi Einaudi , Lezioni di politica sociale
11
" Dobbiamo darci buone leggi, buone istruzioni, creare un buon sistema di istruzione accessibile e adatto alle varie capacità umane, creare buoni costumi. Dobbiamo perciò cercare di essere uomini consapevoli, desiderosi di venire illuminati e di istruirci e dobbiamo, in una nobile gara, tendere verso l'alto. Il mercato, che è già uno stupendo meccanismo, capace di dare i migliori risultati entro i limiti delle istituzioni, dei costumi, delle leggi esistenti, può dare risultati ancora più stupendi se noi sapremo perfezionare e riformare le istituzioni, i costumi, le leggi entro le quali esso vive allo scopo di toccare più alti ideali di vita. Lo potremo se vorremo. "
― Luigi Einaudi , Lezioni di politica sociale
14
" Come gli industriali e gli agricoltori non possono fissare i prezzi che vogliono, così gli operai non possono ottenere i salari che vogliono. In definitiva, il mercato comanda ad amendue. A sua volta, tuttavia, il mercato deve tener conto delle mutazioni che si sono verificate nel mondo.
Quei contadini del mantovano o della bassa lombarda che erano pagati una lira al giorno erano gente miserabile, che aveva poca istruzione, che aveva sì poche pretese, ma rendeva forse ancor meno. I contadini della nuova generazione, capaci di intendersi e di associarsi, atti ad occuparsi della cosa comune, capaci di resistere con le loro leghe a quelle che essi considerano prepotenze, furono uomini diversi, i quali cominciarono ad apprezzare l'istruzione anche tecnico-agricola e pretesero di essere meglio pagati sapendo di valere di più! E' naturale che i loro salari diventassero più alti. "
― Luigi Einaudi , Lezioni di politica sociale
17
" La moltitudine odierna delle leggi nuove, il moltiplicarsi quotidiano di migliaia di leggi, regolamenti, ordini, hanno fatto sì che la parola legge non ha più alcun senso, che la legge è diventata un arbitrio, che la legge non è più norma generale applicabile in modo duraturo a tutti, ma una regola arbitraria, creata volta per volta a regolare il caso singolo: la legge non è più ordine, certezza di vita, ma disordine, fomento d'incertezza. "
― Luigi Einaudi
18
" E decidano gli uomini, gli uomini intieri, sotto la guida dei loro capi politici, quale via scegliere: se quella della libertà o quella della disciplina; della vita varia e rigogliosa e pericolosa o della vita regolata, tranquilla e conventuale; dell'ignoto incerto dove si può intravvedere e conseguire un avvenire nuovo e superiore ovvero dell'ubbidienza a chi comanda che cosa si debba fare e come si debba vivere. Quella è la vita e questa è la morte. Agli uomini piace in certe epoche storiche morire, ossificandosi e irrigidendosi. Se così piace, non vi è nulla a ridire. Almeno sapessero di morire] Purtroppo, per lo più, i politici autoritari conducono i popoli alla ossificazione ed alla immobilità predicando ad essi l'illusione del moto, dell'attivismo, del fare, dell'agire. Ma il fare per fare, il moto convulso non è operare. Gli uomini diventano una folla che urla grida comandate; e nel gridare si illude di vivere ed esaurire le sue ragioni di vivere. "
― Luigi Einaudi , Memorandum
19
" I credenti nell'idea della libertà [...] affermano che un partito ha diritto di partecipare pienamente alla vita politica anche quando esso sia dichiaratamente apertamente liberticida. Allo scopo di sopravvivere, gli uomini liberi non debbono rinnegare le proprie ragioni di vita, la libertà medesima della quale si professano fautori. [...] Epperciò essi debbono concludere: «se, nonostante la nostra parola e la nostra opposizione, i cittadini preferiscono i liberticidi a noi, segno è che essi non apprezzano il bene supremo, e fruges consumere nati, rinunciano alle ragioni della vita, che è liberazione continua dal male, che è lotta, che è sofferenza, aspirazione verso l'alto, verso il perfezionamento morale. Tale essendo la loro volontà, la loro sorte è segnata. Noi destinati a morire, formuliamo l'augurio che l'esperienza non sia troppo dura e troppo lunga per il popolo accecato e non occorra in avvenire troppo sangue e troppa fatica per riconquistare la perduta libertà. Sinché avremo fiato e potremo parlare seguiteremo ad ammonire i concittadini sulla sorte che li attende ove porgano ascolto alle parole lusingatrici della Circe liberticida; ma se gli uomini vorranno seguirla e tramutarsi in bestia, tal sia di loro». "
― Luigi Einaudi , Memorandum