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" I credenti nell'idea della libertà [...] affermano che un partito ha diritto di partecipare pienamente alla vita politica anche quando esso sia dichiaratamente apertamente liberticida. Allo scopo di sopravvivere, gli uomini liberi non debbono rinnegare le proprie ragioni di vita, la libertà medesima della quale si professano fautori. [...] Epperciò essi debbono concludere: «se, nonostante la nostra parola e la nostra opposizione, i cittadini preferiscono i liberticidi a noi, segno è che essi non apprezzano il bene supremo, e fruges consumere nati, rinunciano alle ragioni della vita, che è liberazione continua dal male, che è lotta, che è sofferenza, aspirazione verso l'alto, verso il perfezionamento morale. Tale essendo la loro volontà, la loro sorte è segnata. Noi destinati a morire, formuliamo l'augurio che l'esperienza non sia troppo dura e troppo lunga per il popolo accecato e non occorra in avvenire troppo sangue e troppa fatica per riconquistare la perduta libertà. Sinché avremo fiato e potremo parlare seguiteremo ad ammonire i concittadini sulla sorte che li attende ove porgano ascolto alle parole lusingatrici della Circe liberticida; ma se gli uomini vorranno seguirla e tramutarsi in bestia, tal sia di loro». "

Luigi Einaudi , Memorandum


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Luigi Einaudi quote : I credenti nell'idea della libertà [...] affermano che un partito ha diritto di partecipare pienamente alla vita politica anche quando esso sia dichiaratamente apertamente liberticida. Allo scopo di sopravvivere, gli uomini liberi non debbono rinnegare le proprie ragioni di vita, la libertà medesima della quale si professano fautori. [...] Epperciò essi debbono concludere: «se, nonostante la nostra parola e la nostra opposizione, i cittadini preferiscono i liberticidi a noi, segno è che essi non apprezzano il bene supremo, e fruges consumere nati, rinunciano alle ragioni della vita, che è liberazione continua dal male, che è lotta, che è sofferenza, aspirazione verso l'alto, verso il perfezionamento morale. Tale essendo la loro volontà, la loro sorte è segnata. Noi destinati a morire, formuliamo l'augurio che l'esperienza non sia troppo dura e troppo lunga per il popolo accecato e non occorra in avvenire troppo sangue e troppa fatica per riconquistare la perduta libertà. Sinché avremo fiato e potremo parlare seguiteremo ad ammonire i concittadini sulla sorte che li attende ove porgano ascolto alle parole lusingatrici della Circe liberticida; ma se gli uomini vorranno seguirla e tramutarsi in bestia, tal sia di loro».