Home > Author > Emmanuel Mounier
21 " «Il mio regno non è di questo mondo» significa che l’armonia non è di questo mondo; l’affetto troppo armonioso, l’accordo troppo stabile, la dolcezza troppo sistematica, l’ottimismo troppo conciliante sono parzialmente frutto della menzogna. "
― Emmanuel Mounier , Lettere sul dolore. Uno sguardo sul mistero della sofferenza
22 " Soprattutto è necessario vivere drammaticamente ciò che è drammatico, "
23 " non bisogna togliere ai giovani la sete dell’irrealizzabile. "
24 " l’adesione alle più elementari verità dei nostri atti comporti la necessità del vigore fisico e del coraggio. "
25 " non resta che la sofferenza per riconciliarsi con le cose e con la vita stessa. "
26 " questo male è necessario per rendere nuovo e vivo il vostro affetto; "
27 " La vita è un’avventura aperta, esposta, non protegga il bambino. Lo fortifichi interiormente perché sappia affrontare la realtà qualunque essa sia. "
28 " la libertà dell’uomo tocca il suo vertice: il gesto dell’offerta, quel gesto di amore a Dio e agli uomini che riesce «incomprensibile» al mondo, "
29 " vedremo la fecondità di tutte queste cose mediocri, dal punto di vista dell’eternità, quanto eravamo imbecilli a rifiutarle ad ogni costo e a desiderare che la vita si svolgesse nella sua piccola tranquilla felicità "
30 " questo male è necessario per rendere nuovo e vivo il vostro affetto; esso è cento volte più rispettoso e amorevole della mancanza di rispetto che implica l’essere concilianti ad ogni costo. "
31 " Pascal: l’unica cosa che conta è l’inquietudine divina delle anime inappagate. "
32 " Si è perduto il senso del verbo donarsi "
33 " Mi sento soltanto di dire che bisogna essere, il più fortemente possibile, uniti gli uni agli altri. "
34 " Invece non si tratta di una disgrazia: siamo stati visitati da qualcuno molto grande. "
35 " ogni autentica preghiera si fonda sulla morte delle potenze, sensibili, intellettuali, volontarie, "
36 " La sua persona è così trasparente che la si può confondere con la Presenza. "
37 " quando si è spalancata la porta di un servitore di Dio, tutto finisce per entrarvi e per precipitare. Non "
38 " Il dolore non ha volto, non ha un nome certo, non serve a niente, e, tuttavia, voi vedrete che il dolore è più tangibile dei volti, è più sicuro degli amici, è più fecondo dei nostri lavori. "
39 " Vorresti un affetto che fosse soltanto felicità e spontaneità, che fosse una grazia continua di freschezza e di comprensione. Lo vorremmo tutti. Ma non è possibile in questo mondo, anche tu "
40 " Vede, i bambini ci educano come noi li educhiamo. M. deve precisamente insegnarle a trionfare sulla sua ansietà profonda imparando a immettere una creatura nella vita senza preoccuparsi eccessivamente del domani. "