Home > Work > Lettere sul dolore. Uno sguardo sul mistero della sofferenza
1 " le parole esprimono meno bene del silenzio, in questi momenti, ciò che il cuore vuole dire. "
― Emmanuel Mounier , Lettere sul dolore. Uno sguardo sul mistero della sofferenza
2 " Tutto ciò che appartiene all’ordine spirituale progredisce attraverso le morti e le successive resurrezioni, e non c’è più nulla che conti quando manca al cuore questo assoluto dell’amore "
3 " È dalla terra, dalla solidità, che deriva necessariamente un parto pieno di gioia e il sentimento paziente dell’opera che cresce, delle tappe che si susseguono quasi con calma, con sicurezza… Occorre soffrire perché la verità non si cristallizzi in dottrina, ma nasca dalla carne. "
4 " Bisognerà, un giorno o l’altro, accettare o volere la conversione che dobbiamo vivere, noi cristiani per tradizione, più fortemente di ogni altro; "
5 " fino alle pesanti fecondità della sofferenza. "
6 " la disperazione è il peccato più grave, perché è il rifiuto a trarre profitto dalle infecondità dell’insuccesso "
7 " invece di educarli a una vita normalmente felice, da cristianizzare con qualche virtù o trucco tipicamente quaresimale, bisognerebbe abituarli a una vita dolorosa, che deve essere incessantemente trasformata in gioia, fintanto che sarà possibile. "
8 " che ogni sofferenza assunta in Cristo perde la sua disperazione, la sua stessa negatività "
9 " Non voglio che si perdano questi giorni, dobbiamo accettarli per quello che sono: giorni pieni d’una grazia sconosciuta "
10 " Non resta che una cosa: pregare, perché le tenebre non si confondano con la luce "
11 " Essa dà, secondo me, un senso concreto, vicino, familiare, all’al di là: "
12 " bisogna essere preparati a tutto, anche alla felicità. "
13 " la prigione viene a essere non l’abominio di desolazione delle famiglie, quanto invece il suo luogo naturale, solo allora lo spirito cristiano avrà ritrovato la sua primitiva dignità. "
14 " Eterna, cioè presente, fedele, questa mattina come questa sera, "
15 " Non ci resta altro che amare, amare Dio per quello che fa, e amare intensamente quelli che Egli spezza per amore. "
16 " poi, c’è la ferita che riguarda continuamente il cristiano nel mondo, quella della solitudine. "
17 " L’amore umano insegna molte cose riguardo alle vie dell’amore di Dio "
18 " «Il mio regno non è di questo mondo» significa che l’armonia non è di questo mondo; l’affetto troppo armonioso, l’accordo troppo stabile, la dolcezza troppo sistematica, l’ottimismo troppo conciliante sono parzialmente frutto della menzogna. "
19 " Soprattutto è necessario vivere drammaticamente ciò che è drammatico, "
20 " non bisogna togliere ai giovani la sete dell’irrealizzabile. "