Home > Work > Mi innamoravo di tutto: Storia di un dissidente
1 " Le lotte dal basso sono e saranno sempre senza speranza. La visione di un mondo pacifico in cuitutto è condiviso e i rapporti tra le persone non sono governati da semplici rapporti di forza è una visione del tutto utopistica e irreale. Del resto non importa che l’unico anello sia al dito di Sauron o a quello di un hobbit sfigato di nome Smeagol. Rimane il potere e quelli che lo subiscono. Chi domina e chi viene dominato. Chi prospera e chi decade. Ogni rivoluzione del popolo ghigliottina i suoi Danton e i suoi Robespierre. Ogni rivoluzione annega nel sangue i suoi Marat. Ogni rivoluzione degenera in un impero di Napoleone. Non che questo cambi le cose. Se vivi in uno Stato fascistache dice di non esserlo. Se perdi il diritto alla casa. Se subisci un’economia delirante che ti uccide con le nocività che produce.Se lavori per finanziare una classe dirigente che guarda solo se stessa. Se non vivi più, per lavorare e mantenere una famiglia, come uno schiavo... Come è possibile restare a guardare? Come non comprenderlo? Come continuare a subirlo? Se non sei un uomo stacchi il cervello e smetti di pensare. Se sei un uomo ti incazzi e lotti. Come Don Chisciotte con i mulini a vento. I Sancho Panza di questo mondo, che lottano per opportunismo e senza ideali, non lo comprendono e mai lo comprenderanno. Lottare è inevitabile e nobilitante. Nonostante non ci sia speranza. Lottare senza la speranza è l’unica cosa che ci è rimasta. I Don Chisciottecontinueranno a farlo perché lottare li fa sentire vivi e liberi; e quando abbatteranno i mulini a vento i Sancho Panza di questo mondo se ne prendereanno il merito e saranno tiranni al loroposto. "
― Stefano Zorba , Mi innamoravo di tutto: Storia di un dissidente
2 " Il fatto è che del dio degli Inglesi non ti devi mai fidare. Questi servizi segreti più o meno deviati si fanno i fatti miei e i fatti tuoi, anche se vivi una vita normale e non sei incazzato a morte con il sistema di valori in cui vivi. Sono un po’ quelli che avevano già Facebook prima di te. Prima anche di Mark Zuckerberg. E non devi nemmeno registrarti né pubblicare nulla. Loro ascoltano le tue telefonate. Guardano le tue foto. Se scrivi sul pc si godono i tuoi aggiornamenti di stato. Leggono le tue email come fossero messaggi in bacheca. Non riescono a smettere di farsi i cazzi tuoi. Vigilano su noi poveri cavalli. Su voi poveri buoi. E appena siamo inutilizzabili, ci conducono al macello. Puoi provare a denunciarli per stalking, perché a un certo punto sono davvero un riccio nel culo. Ma ho come la sensazione che non riusciresti a portarli in tribunale. "