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1 " Ma un giorno, nel pollaio, gli venne in mente il suo vero rivale, il monaco della cerca, e disse a bruciapelo a Turla che stava entrando:"Che facesti col monaco?""Io... Io?""Ora nessuna mi vuole per colpa tua. Dicono che sono ingannatore.""Vattene! Vieni a dirmi queste cose?"Gli venne la voglia di batterla tanto che la prese e la baciò. Guardandola sotto il peso del suo bacio, gridò:"Ti amo!" e la baciò di nuovo. Guardandole gli occhi pieni di fumo, gridò ancora, ma tanto a bassa voce, che era la vera voce umana: "Pazzo, sto diventando, e niente tiene sapore."Le galline fecero coccodè allo scappare di Turla. I cani abbaiarono disturbati dalle galline. E Turla con la faccia cambiata - con la felicità nella carne che le faceva rumore nel capo - entrò in casa. Dove doveva mettere il sale, mise il pepe, e dove l'olio, l'aceto. La notte non riuscì a dormire e le sembrò che anche il marito stesse sveglio. "
― Domenico Rea , Gesù, fate luce