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1 " E per quanto dovremmo provarci ancora? Io e te, Frédéric, possiamo provare tutto quello che vogliamo. Possiamo amarci di notte e lasciarci di giorno, non sarebbe una tragedia. Ma il bambino non vuole un uomo che prova, vuole un padre. E non soltanto quando va bene, lo vuole sempre. E quel padre non sarai tu, Frédéric. Sarà un altro, qualcuno che ha pazienza, qualcuno che ci dà lo spazio che meritiamo nella sua vita. Qualcuno capace di amare non solo una persona, ma due, tre o anche di più.”“E per quanto ci sarà questo qualcuno, Marcia? Un anno, due? Giurerà di esserci per tutta la vita e poi vi lascerà, perché è così che vanno le cose. Ti prometto che ci proverò seriamente, che ci proverò con tutte le mie forze, perché sei tu. Ti prometto che vi darò tutto quello che ho, ma non ti prometterò quello che non esiste! E ‘per sempre’ non esiste! "
― Caroline Vermalle , La felicità delle piccole cose
2 " Se siamo motivati a realizzare la nostra felicità personale, quella su misura per noi, svanisce il desiderio di avere una macchina più bella di quella dei vicini. La mappa del tesoro indica una strada al cervello, che adesso è programmato per imboccarla. Ed è quello che succede. Una mattina ci svegliamo, e i sogni contenuti nella mappa del tesoro sono diventati realtà. Fine. "
3 " Be', se la mettiamo così, vi svelerò il segreto...La spiegazione scientifica è che, a prescindere da età, razza e numero di previdenza sociale, ogni nostra decisione, consapevole o inconscia, è guidata dalla ricerca della felicità. A livello primario è facile stabilire cos'è la felicità: un tetto sulla testa, cibo a sufficienza per noi e per la nostra famiglia, una protezione dagli attacchi dei vicini. Noi però apparteniamo ai privilegiati del mondo e tutto questo e tutto questo lo abbiamo già, perciò la situazione si complica. Continuiamo a cercare la felicità e la vogliamo ad ogni costo, ma non sappiamo di preciso cosa sia, questa felicità. Allora facciamo quello che fanno tutti: aspiriamo a un lavoro redditizio, una grande casa, una bella macchina. Se tutti vogliono queste cose, devono essere quelle giuste. Ogni mese passiamo dal via, ritiriamo i nostri soldi e ricominciamo il giro. A 45 anni ci siamo sistemati, ma sentiamo che in un certo senso la nostra vita è sbagliata, che ci manca qualcosa. Se invece ci fermiamo a disegnare la nostra mappa del tesoro....Nell'ambiente protetto del corso, ognuno rappresenta la propria felicità. Non quella dei signori x della porta accanto, la sua, su misura. Tornata a casa con un bel collage da attaccare al frigo in cucina o nascondere in un cassetto del comodino. Magari lo dimentica, ma il collage resta memorizzato nella sua testa. E ogni volta che deve prendere una decisione, il cervello, programmato per la ricerca della felicità, si orienta in base al disegno attaccato al frigo o nascosto nel cassetto. Se siamo motivati a realizzare la nostra felicità personale, quella su misura per noi, svanisce il desiderio si avere una macchina più bella di dei vicini. La mappa del tesoro indica una strada al cervello, che adesso è programmata per imboccarla. Ed è quello che succede. Una mattina ci svegliamo, e i sogni contenuti nella mappa del tesoro sono diventati realtà. Fine "
4 " Le persone non credono più alla loro buona stella, ed è un peccato. Si sbagliano, non c'è dubbio: lei c'è per tutti, bisogna solo prendersi la briga di cercarla. A volte brilla dentro alle piccole cose, cose minuscole. In una presenza, per esempio. Al mondo siamo in sette miliari, eppure, per una sorta di miracolo, basta una voce, un cuore, un certo modo di vedere le cose per illuminare tutto di colpo. "