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Ho costruito una casa da giardiniere QUOTES

1 " Qui, nessun oggetto racconta una storia migliore dell'altra: sarei una pessima guida se dovessi illustrare il quarzo rosa che mi serve da reggilibri. Gli assaggi di natura accumulati nei cassetti di vetro - muta di serpente, frutti secchi, semi, rocce, minerali - senz'altro scopo che quello di offrire a ogni sguardo una meraviglia più precisa... Gli acquarelli e gli inchiostri di studenti venuti a esercitarsi a rappresentare gli alberi nel loro dispiegarsi e nella loro livrea, inventati come s'inventa il corpo alla prima visione di un nudo. Le scatole di insetti disposte di taglio, come libri su uno scaffale, gli erbolari, i dizionari e le loro mutevoli definizioni, la cartella da disegno, i pastelli incominciati, niente di particolare, poiché tutto è connesso: la lente binoculare d'ingrandimento rinvia agli stami di un fiore, alle antenne del carabo, le matite al progetto di un giardino, i libri alla scelta delle parole, la risma di carta vergine alla scrittura a venire.
No, di queste stanze-studi dove si può sia dormire che suonare il piano, io non posso dire niente. Ci sono dovunque dei tavoli, sì, per poter aprire in ogni momento un libro, prendere un appunto, servire da mangiare. A che scopo fissare la geografia di un luogo in cui quel che conta non è la posizione degli oggetti, la loro distanza, la loro funzione individuale, bensì la possibilità di connetterli in qualunque momento secondo un ordine imprevedibile e per una causa ignota? Il bianco nel quadro apre su un possibile. Questa è la mia riserva sull'interno della casa, la mia in-descrizione. "

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3 " Tuttavia c'è un bel mucchio di cose che sfugge alla sorveglianza dello Stato e all'avidità dei mercanti: il polline, gli insetti, le sementi, le specie libere non ancora brevettate dai rapaci del mercato, e sottoposte alle imprevedibili meccaniche dell'amalgama planetario, si dividono e si uniscono in funzione dei loro appetiti o semplicemente delle loro capacità di resistere al clima, alle condizioni biotiche dell'ambiente. Vanno e vengono, appaiono e scompaiono, dipendono dalla qualità necessaria dei sostrati in cui si sviluppano: l'acqua, l'aria, il suolo.
In un raccoglitore dalla costola verde, segnalo le apparizioni e le scomparse. Pur senza effettuare precisi conteggi, annoto le proporzioni, mutevoli da un anno all'altro. Censisco la diversità entomologica, considerando gli insetti come il mezzo più semplice per comprendere la catena delle predazioni, la collettività che più raffinatamente può fungere da bio-indicatore di un ambiente, la più vasta riserva di ausiliari del giardiniere, la più evidente porta d'accesso al giadino planetario. Sì, sono un guardiano. Custodisco il residuo fuori mercato della vita sulla terra, ciò che le istituzioni eliminano, per ignoranza e pigrizia, dai libri scolastici e, per fortuna, dai contratti d'assicurazione. Custodisco ciò che le istituzioni lasciano galleggiare in un abissale vuoto giuridico, salvo decidere, con un soprassalto di coscienza, di farne una riserva naturale, un museo della vita, una tomba. "

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