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1 " Anche Giovanni, come Vincenzo, ultimamente odiava essere osservato. Non riusciva più a sostenere gli sguardi delle persone, se non per sfida. Ma quando si trattava di sguardi amorevoli, simpatici, allegri, Giovanni, incupito, si nascondeva chinando la testa o guardando altrove. Solo Vincenzo riusciva a mantenere un contatto visivo prolungato, una conversazione tra pupille. Ultimamente Giovanni sfidava o fissava solo il suo amico, oppure preferiva guardare le cose anziché le persone. Forse perché sfidando non si è mai vulnerabili, forse perché Vincenzo era suo fratello non di sangue, forse perché le cose, a differenza delle persone, non sono in grado di ferirti. I coltelli e le pistole non fanno male da soli, sono gli uomini che li hanno creati a usarli per ferire. Giovanni preferiva guardare le cose. "
― , Accocchiamo
2 " Non ho bisogno delle nuvole per immaginare. Ho bisogno di andare, conoscere. Per cercare un motivo, ancora un motivo, di nuovo un motivo, come quando ero bambino, per sognare. E un giorno, con la forza dei sogni, tornare, e realizzare che tutto ciò che desideravo era vivere. E non smetterò più di vivere. "
3 " Sono su questo treno, Giovanni, perché un giorno voglio poter raccontare la mia storia, voglio poter dire di non essere sopravvissuta alla vita. Io voglio riacciuffarla, questa vita, voglio sentirla nelle viscere e non fingerla, recitarla. E perché credo che le persone siano immortali. Ma lo sono quando riecheggiano nel ricordo di chi che le ha amate e le ama. "
4 " Non dire stronzate, Giovanni. Uno non si droga perché è troppo fantasioso o intelligente. Uno si droga e basta. E, soprattutto, una persona sceglie di drogarsi. Almeno la prima volta, senza le attenuanti della dipendenza che crea o del piacere che infonde. Un individuo, la prima volta che sceglie di drogarsi, lo fa consapevolmente. "
5 " Entrambi dovevano andare, su questo non c'era dubbio. Ma dovevano andare nella stessa direzione? Nessuno dei e aveva una rotta prefissata da seguire, entrambi creavano il non-dove. Sarebbe stato meglio se si fossero persi insieme? Il fine delle loro partenze era il desiderio di ritrovare se stessi, ma per farlo era necessario prima perdersi. "
6 " Non si trattava di capolavori, ma d'immagini, idee, meditazioni fugaci da cogliere al volo e collezionare. D'altronde l'arte non può essere perfezione, altrimenti l'avrebbero chiamata matematica. L'arte ha bisogno di quell'incrinatura di imperfezione nella quale il fruitore dell'opera deve potersi rispecchiare. Un involucro perfetto non lascerebbe passare i fasci di impressioni capaci di colpire lo spettatore. Una fessura di incompiutezza, invece, è la porta attraverso le infinite suggestioni che sublimano l'anima dei due creatori dell'opera d'arte: artista e osservatore. "
7 " «Dove andiamo?» chiese lei solare. «Andiamo, il dove è secondario» rispose lui. "
8 " Tutte le persone hanno una crepa nella maschera di sicurezza che indossano. Ed è attraverso quella crepa che si riesce a cogliere l'essenza nascosta di chi è apparentemente forte e insensibile ma in verità non è che un comune essere umano fatto di acqua, carne e amore. "