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" Riusciremo insieme a trovare, come dice Conrad, “ciò che parla alla nostra capacità di provare meraviglia e ammirazione, al senso del mistero che circonda la nostra vita, al nostro senso della pietà, del bello e del dolore, alla segreta comunione con il mondo intero, e infine, alla sottile ma insopprimibile certezza della solidarietà che unisce la solitudine di infiniti cuori umani, all'identità di sogni, gioie, dolori, aspirazioni, illusioni, speranze e paure che lega l'uomo all'uomo e accomuna l'intera umanità: i morti a vivi e i vivi agli ancora non nati”? "
― Ryszard Kapuściński , The Other
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" Soon the key word to describe it is the adjective ‘mass’. Thus there is mass culture and mass hysteria, mass tastes (or rather lack of taste) and mass paranoia, mass enslavement, and finally mass murder. The only hero on the world stage is the crowd, and the main feature of this crowd, this mass, is anonymity, impersonality, lack of identity, lack of a face. "
― Ryszard Kapuściński , The Other
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" Per fortuna esistono prove che l'uomo è stato capace di comportarsi anche in modo diverso. Testimonianze di collaborazione, quali i resti di mercati, di punti di ristoro, di agorà e santuari; luoghi dove ancora permangono le sedi di antiche università e accademie o dove si sono conservate tracce delle vie commerciali di una volta, quali la via della Seta, dell'Ambra o del Sahara. Tutti luoghi dove la gente si incontrava, scambiava merci e opinioni, commerciava, finalità e valori comuni. L'altro, l'altro uomo, cessava di essere sinonimo di estraneità e ostilità, di minaccia e di possibile morte. Ognuno scopriva in se stesso almeno una piccola parte dell'altro, vi credeva e ne era consapevole. "
― Ryszard Kapuściński , The Other