Home > Work > Satura, 1962-1970
1 " Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scalee ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.Il mio dura tuttora, né più mi occorronole coincidenze, le prenotazioni,le trappole, gli scorni di chi credeche la realtà sia quella che si vede.Ho sceso milioni di scale dandoti il braccionon già perché con quattr'occhi forse si vede di più.Con te le ho scese perché sapevo che di noi duele sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,erano le tue. "
― Eugenio Montale , Satura, 1962-1970
2 " Accadeche le affinità d'anima non giunganoai gesti e alle parole ma rimanganoeffuse come un magnetismo. Ѐ raroma accade.Può darsiche sia vera soltanto la lontananza,vero l'oblio, vera la foglia seccapiù del fresco germoglio. Tanto e altropuò darsi o dirsi.Comprendola tua caparbia volontà di essere sempre assenteperché solo così si manifestala tua magia. Innumeri le astuzieche intendo.Insistonel ricercarti nel fuscello e mainell'albero spiegato, mai nel pieno, semprenel vuoto: in quello che anche al trapanoresiste.Era o non erala volontà dei numi che presidianoil tuo lontano focolare, stranimultiformi multanimi animali domestici;fors'era così come mi parevao non era.Ignorose la mia inesistenza appaga il tuo destino,se la tua colma il mio che ne trabocca,se l'innocenza è una colpa oppuresi coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me,di te tutto conosco, tuttoignoro. "