1
" -Esperaba que me estuvieras mirando… Y he soñado que me llevabas contigo.
Y entonces la beso, sin pudor, sin preocupaciones, rebelde dueño de mi vida. Seguimos besándonos así, como si fuéramos dos adolescentes que le han cerrado la puerta en la cara al mundo, que quieren estar solos, que esperaban este momento desde siempre, porque quien ama no tiene miedo. Su beso es único, es amor, es una historia infinita, es mis lágrimas y mi dolor, es mi felicidad y mi vida, es perdición y deseo, es condena y libertad. Es todo lo que quiero y sin lo que ya no puedo vivir. "
― Federico Moccia , Tres veces tú (Tre metri sopra il cielo #3)
5
" E vorrei continuare: quando avrei potuto fermare tutto
questo, quando la tua vita sarebbe potuta essere ancora nostra, quando non ci saremmo persi, quando saremmo cresciuti, avremmo pianto, saremmo stati felici e saremmo stati comunque noi, insieme, senza questo terribile buco, questo tempo che ormai ci manca, questa vita passata, distratta, consumata, forse inutile. Tutto mi sembra così
vuoto, così terribilmente perduto e sprecato. Non riesco ad accettare di aver perso anche un secondo di ogni tuo momento di vita, ogni tuo singolo respiro, ogni tuo sorriso o dolore, io sarei voluto essere
lì, anche in silenzio, ma lì, vicino a te, al tuo fianco.
«Sei arrabbiato?» Mi guarda seria, ma sempre serena.
Poggia la sua mano sinistra sulla mia e me l’accarezza.
«No, non sono arrabbiato.» Allora annuisce, sorride di
nuovo, è contenta.
«Sì, lo sono, invece», rispondo senza controllo. "
― Federico Moccia , Tres veces tú (Tre metri sopra il cielo #3)