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1 " Lei stesso" , Malaussène, " lei stesso" ! L'" identità" , cos'è questo snobismo? Crede che siamo " noi stessi" intorno a questo tavolo? Essere " se stesso" , signore, significa essere il cavallo giusto, al momento giusto, sulla casa giusta della scacchiera giusta! O la regina, o l'alfiere, o l'ultimo dei pedoni!Ma mi sento già rispondere a Julie, con un filo di voce velenosa che, appunto, non è la mia voce:-Ah, sì? Perché io non sono me stesso? "
2 " Ma è commovente, Severus» osservò Silente, serio.«Ti sei affezionato al ragazzo, dopotutto?»«A lui?» Urlò Piton «Expecto Patronum!»Dalla punta della sua bacchetta affiorò la cerva d'argento: atterrò sul pavimento dell'ufficio, fece un balzo e si tuffò fuori dalla finestra. Silente la guardò volar via e quando il suo bagliore argenteo svanì si rivolse a Piton, con gli occhi pieni di lacrime.«Dopo tutto questo tempo?»«Sempre» rispose Piton. "
― J.K. Rowling , Harry Potter and the Deathly Hallows (Harry Potter, #7)
3 " L'essere notata non mi va a genio, questo mi pare chiaro. "
― , Baci nell'ombra
4 " Come potremmo vivere senza un amore e che importanza ha se questo amore sfugge la realtà, sembra solo un'idea impossibile alla quale ci aggrappiamo con le unghie e con i denti e teniamo viva con la forza del pensiero? "
5 " E andando nel sole che abbagliasentire con triste meravigliacom'è tutta la vita e il suo travaglioin questo seguitare una muragliache ha in cima cocci aguzzi di bottiglia. "
― Eugenio Montale
6 " TO VICTOR HUGO OF MY CROW PLUTO “Even when the bird is walking we know that it has wings.”—VICTOR HUGO Of: my crow Pluto, the true Plato, azzurronegro green-blue rainbow— Victor Hugo, it is true we know that the crow “has wings,” however pigeon-toe- inturned on grass. We do. (adagio) Vivorosso “corvo,” although con dizionario io parlo Italiano— this pseudo Esperanto which, savio ucello you speak too— my vow and motto (botto e totto) io giuro è questo credo: lucro è peso morto. And so dear crow— gioièllo mio— I have to let you go; a bel bosco generoso, tuttuto vagabondo, serafino uvaceo Sunto, oltremarino verecondo Plato, a "
7 " O dieses ist das Tier, das es nicht giebt.Sie wußtens nicht und habens jeden Falls– sein Wandeln, seine Haltung, seinen Hals,bis in des stillen Blickes Licht – geliebt.Zwar war es nicht. Doch weil sie’s liebten, wardein reines Tier. Sie ließen immer Raum.Und in dem Raume, klar und ausgespart,erhob es leicht sein Haupt und brauchte kaumzu seinÈ questo l’animale favoloso, che non esiste. Non veduto mai, ne amaron le movenze, il collo, il passo: fino la luce dello sguardo calmo.Pure “non era”. Ma perchè lo amarono,divenne. Intatto. Gli lasciavan sempre più spazio. E in quello spazio chiaro, etereo:serbato a lui – levò, leggiero, il capo.And here we have the creature that is not.But they did not allow this , and as it happens- his gait and bearing, his arched neck,even the light in his eyes - they loved it all.Yet truly he was not. But because they loved himthe beast was seen. And always they made room.And in that space, empty and unbounded,he raised an elegant head, yet hardly foughtfor his existence. Oh ! C'est elle, la bête qui n'existe pas.Eux, ils n'en savaient rien, et de toutes façons- son allure et son port, son col et même la lumièrecalme de son regard - ils l'ont aimée.Elle, c'est vrai, n'existait point. Mais parce qu'ils l'aimaientbête pure, elle fut. Toujours ils lui laissaient l'espace.Et dans ce clair espace épargné, doucement,Elle leva la tête, ayant à peine besoin d'être. "