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" «Sai, non sei obbligato ad adottare ogni gay tossicodipendente che entra da quella porta e ti fa gli occhi da cucciolo bastonato,»
dice Gage, facendomi prendere uno spavento durante le mie riflessioni.
«Oh, ti prego, papà! Prometto di dargli da mangiare e di portarlo fuori. Pulirò tutto se combinerà casini,» lo prego, prendendolo in giro.
«Tu scherzi, ma sai che è esattamente ciò che succederà alla fine.» Aggrotto le sopracciglia, infastidito dall’accusa di Gage.
«Alla fine della fiera, non importa se approvi o meno. Mio il negozio, mia la decisione.»
«Esatto, è il tuo mondo e tutti noi ci viviamo dentro.» Gage va via infastidito verso il suo spazio di lavoro e lo seguo.
«Sai che non volevo dire questo. Ho perso mio fratello, cazzo, e se aiutare degli sconosciuti è il modo in cui riesco a farci i conti, allora fai un cazzo di passo indietro e lasciami fare,» sbotto, le mani che tremano di rabbia repressa.
«Questo è il vero problema, ti comporti come se tu fossi stato l’unico a perdere Johnny. Quando è morto si è portato con sé il mio dannato cuore. E tu che fai sfilare in questo posto dei ragazzi per sostituirlo non mi aiuta,» urla Gage, prima di voltarsi e buttare il suo quaderno dei disegni per terra in un gesto di rabbia.
«Mi dispiace.» La mia voce si ammorbidisce. «Non sto cercando di ferirti, sto solo facendo del mio meglio per andare avanti» "

K.M. Neuhold , From Ashes (Heathens Ink #3)


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K.M. Neuhold quote : «Sai, non sei obbligato ad adottare ogni gay tossicodipendente che entra da quella porta e ti fa gli occhi da cucciolo bastonato,»<br /> dice Gage, facendomi prendere uno spavento durante le mie riflessioni.<br /> «Oh, ti prego, papà! Prometto di dargli da mangiare e di portarlo fuori. Pulirò tutto se combinerà casini,» lo prego, prendendolo in giro.<br /> «Tu scherzi, ma sai che è esattamente ciò che succederà alla fine.» Aggrotto le sopracciglia, infastidito dall’accusa di Gage.<br /> «Alla fine della fiera, non importa se approvi o meno. Mio il negozio, mia la decisione.»<br /> «Esatto, è il tuo mondo e tutti noi ci viviamo dentro.» Gage va via infastidito verso il suo spazio di lavoro e lo seguo.<br /> «Sai che non volevo dire questo. Ho perso mio fratello, cazzo, e se aiutare degli sconosciuti è il modo in cui riesco a farci i conti, allora fai un cazzo di passo indietro e lasciami fare,» sbotto, le mani che tremano di rabbia repressa.<br /> «Questo è il vero problema, ti comporti come se tu fossi stato l’unico a perdere Johnny. Quando è morto si è portato con sé il mio dannato cuore. E tu che fai sfilare in questo posto dei ragazzi per sostituirlo non mi aiuta,» urla Gage, prima di voltarsi e buttare il suo quaderno dei disegni per terra in un gesto di rabbia.<br /> «Mi dispiace.» La mia voce si ammorbidisce. «Non sto cercando di ferirti, sto solo facendo del mio meglio per andare avanti»