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" Le aree semantiche che definiscono una donna che parla sono quasi sempre denigratorie. Se discorre è chiacchierona, linguacciuta, pettegola; se ribatte è petulante, stridula, sguaiata, aggressiva. Gli aggettivi fanno spesso riferimento all'acutezza del tono vocale, trasmettendo l'idea che il suono della voce femminile aggredisca l'udito più di quanto potrà mai fare una voce maschile. Un gruppo di uomini che parlano è un consesso dialettico, un gruppo di donne è un pollaio.
[...] Se le donne giovani sono galline, le donne anziane che parlano sono cornacchie secondo un processo di bestializzazione che tende ad accomunare tutte le voci di donna, giovane o vecchia che sia, a uno scontato senso di fastidio. La donna socialmente gradita è una donna silenziosa, che diletta con qualunque arte tranne quella oratoria. "

Michela Murgia , Stai zitta


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Michela Murgia quote : Le aree semantiche che definiscono una donna che parla sono quasi sempre denigratorie. Se discorre è chiacchierona, linguacciuta, pettegola; se ribatte è petulante, stridula, sguaiata, aggressiva. Gli aggettivi fanno spesso riferimento all'acutezza del tono vocale, trasmettendo l'idea che il suono della voce femminile aggredisca l'udito più di quanto potrà mai fare una voce maschile. Un gruppo di uomini che parlano è un consesso dialettico, un gruppo di donne è un pollaio.<br />[...] Se le donne giovani sono galline, le donne anziane che parlano sono cornacchie secondo un processo di bestializzazione che tende ad accomunare tutte le voci di donna, giovane o vecchia che sia, a uno scontato senso di fastidio. La donna socialmente gradita è una donna silenziosa, che diletta con qualunque arte tranne quella oratoria.