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" La cultura dello stupro vive del pregiudizio che se una donna dice no vuol dire forse e se dice forse vuol dire sí, per cui niente di quello che afferma in relazione alla sua volontà ha in realtà un valore fattuale.
[...]
«Ma io non volevo essere molesto, era solo un complimento». L’idea che non siano le sue intenzioni a configurare la molestia gli è del tutto estranea. Se un uomo pensa: «Ho scritto un messaggio osé» e la donna che lo riceve pensa: «Ho ricevuto un messaggio molesto», chi ha ragione? Chi decide la natura dell’approccio? La risposta giusta dovrebbe essere sempre e solo una: decide chi lo riceve.
Sembra ovvio, ma nelle società dove il consenso è considerato implicito al punto che chiederlo non è necessario, il rifiuto risulta incomprensibile e scatena aggressività e frustrazione. Cosí la donna che dovesse dire che quel tipo di attenzioni non le sono gradite finirà facilmente per sentirsi dare della frigida, della snob, dell’arrogante, della superba, della furba che mette in mostra le grazie e poi fa l’ingenua, ma anche della puttanella che fa eccitare gli uomini per poi negarsi. È difficile decidere di opporre resistenza quando sai già che alla fine la stronza sarai tu e lui il galantuomo che ti ha solo fatto un complimento. "

Michela Murgia , Stai zitta


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Michela Murgia quote : La cultura dello stupro vive del pregiudizio che se una donna dice no vuol dire forse e se dice forse vuol dire sí, per cui niente di quello che afferma in relazione alla sua volontà ha in realtà un valore fattuale. <br />[...] <br />«Ma io non volevo essere molesto, era solo un complimento». L’idea che non siano le sue intenzioni a configurare la molestia gli è del tutto estranea. Se un uomo pensa: «Ho scritto un messaggio osé» e la donna che lo riceve pensa: «Ho ricevuto un messaggio molesto», chi ha ragione? Chi decide la natura dell’approccio? La risposta giusta dovrebbe essere sempre e solo una: decide chi lo riceve.<br />Sembra ovvio, ma nelle società dove il consenso è considerato implicito al punto che chiederlo non è necessario, il rifiuto risulta incomprensibile e scatena aggressività e frustrazione. Cosí la donna che dovesse dire che quel tipo di attenzioni non le sono gradite finirà facilmente per sentirsi dare della frigida, della snob, dell’arrogante, della superba, della furba che mette in mostra le grazie e poi fa l’ingenua, ma anche della puttanella che fa eccitare gli uomini per poi negarsi. È difficile decidere di opporre resistenza quando sai già che alla fine la stronza sarai tu e lui il galantuomo che ti ha solo fatto un complimento.