Home > Author > Lyudmila Ulitskaya >

" […] Poi ebbe luogo un lungo pranzo, con gelatina e biscotti per dessert, al termine del quale Nadja raccolse i piatti, li portò nel cucinotto all’esterno e disse a Zhenja: “Li lasciamo, che dici? Poi dopo cena lavo tutto insieme…”
Zhenja fu d’accordo, anche lei non aveva un grande entusiasmo per il lavare le stoviglie nella bacinella unta di grasso, e si ritrò con piacere nella stanza piccola, dove trovava posto soltanto la sua branda e il comodino con i libri. Zhenja si distese, riflettè per un po’ sul modo in cui era di nuovo franata la sua disordinata vita personale, ma poi scacciò quel pensiero, in dieci anni ormai diventato seccante, e prese in mano un libro intelligente, non proprio pane per i suoi denti, ma necessario per chissà quali inconcepibili sensazioni… Inforcò gli occhiali, si munì di una matita fina per scrivere i punti interrogativi sui margini e… e immediatamente s’addormentò nel sottofondo della meravigliosa musica stratificata che viene eseguita in una casa di campagna quando piove: lo scroscio delle gocce contro le foglie, i colpi isolati sul vetro, le tenui onde sonore al minimo cambio di vento, lo schiocco delle gocce sulla superficie d’acqua scura nella botte e il suono staccato del rivolo che scorre lungo la grondaia. "

Lyudmila Ulitskaya


Image for Quotes

Lyudmila Ulitskaya quote : […] Poi ebbe luogo un lungo pranzo, con gelatina e biscotti per dessert, al termine del quale Nadja raccolse i piatti, li portò nel cucinotto all’esterno e disse a Zhenja: “Li lasciamo, che dici? Poi dopo cena lavo tutto insieme…”<br />Zhenja fu d’accordo, anche lei non aveva un grande entusiasmo per il lavare le stoviglie nella bacinella unta di grasso, e si ritrò con piacere nella stanza piccola, dove trovava posto soltanto la sua branda e il comodino con i libri. Zhenja si distese, riflettè per un po’ sul modo in cui era di nuovo franata la sua disordinata vita personale, ma poi scacciò quel pensiero, in dieci anni ormai diventato seccante, e prese in mano un libro intelligente, non proprio pane per i suoi denti, ma necessario per chissà quali inconcepibili sensazioni… Inforcò gli occhiali, si munì di una matita fina per scrivere i punti interrogativi sui margini e… e immediatamente s’addormentò nel sottofondo della meravigliosa musica stratificata che viene eseguita in una casa di campagna quando piove: lo scroscio delle gocce contro le foglie, i colpi isolati sul vetro, le tenui onde sonore al minimo cambio di vento, lo schiocco delle gocce sulla superficie d’acqua scura nella botte e il suono staccato del rivolo che scorre lungo la grondaia.