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" «Dev’essere triste tornare a casa e non trovarci mai nessuno», mi ripetevano in confidenza le coppie che conoscevo, come se la tristezza fosse un fatto di sottrazione numerica, un disagio che l’avere qualcuno per casa avrebbe potuto scongiurare. Ho provato per un po’ a smentire queste letture commiseranti, ma nessuno aveva davvero interesse a sentirsi dire che a me andava bene cosí. Sono troppo destabilizzanti gli appagamenti raggiunti fuori dalla norma, oltre i confini di quei patti taciti su cui si reggono molte relazioni che amiamo definire solide. Le varianti di struttura non sono gradite. Ogni volta che ho detto che ero felice così, ho sempre scortonegli occhi altrui il bisogno di non crederci. Al contrario, ogni volta che ho concesso la falsa conferma della mia incompiutezza li ho visti rassicurati di aver fatto bene a considerarsi per tutta la vita la metà di qualcun altro e tenere insieme sotto lo stesso tetto, dentro lo stesso letto, solitudini e patrimoni a qualunque costo. Per questo io non insistevo. Non ho mai provato il bisogno di prendere a calci le quinte dei teatri altrui quando non era necessario. Oltretutto è rischioso: nessuno può sapere quanto rumore fa una certezza che si rompe. "

Michela Murgia , Chirù


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Michela Murgia quote : «Dev’essere triste tornare a casa e non trovarci mai nessuno», mi ripetevano in confidenza le coppie che conoscevo, come se la tristezza fosse un fatto di sottrazione numerica, un disagio che l’avere qualcuno per casa avrebbe potuto scongiurare. Ho provato per un po’ a smentire queste letture commiseranti, ma nessuno aveva davvero interesse a sentirsi dire che a me andava bene cosí. Sono troppo destabilizzanti gli appagamenti raggiunti fuori dalla norma, oltre i confini di quei patti taciti su cui si reggono molte relazioni che amiamo definire solide. Le varianti di struttura non sono gradite. Ogni volta che ho detto che ero felice così, ho sempre scortonegli occhi altrui il bisogno di non crederci. Al contrario, ogni volta che ho concesso la falsa conferma della mia incompiutezza li ho visti rassicurati di aver fatto bene a considerarsi per tutta la vita la metà di qualcun altro e tenere insieme sotto lo stesso tetto, dentro lo stesso letto, solitudini e patrimoni a qualunque costo. Per questo io non insistevo. Non ho mai provato il bisogno di prendere a calci le quinte dei teatri altrui quando non era necessario. Oltretutto è rischioso: nessuno può sapere quanto rumore fa una certezza che si rompe.