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" In questa era di decadenza del sistema democratico e - in termini diversi, di tutti i potentati, delle civiltà e delle culture oppressive dominanti - l'ondata ha ridato linfa e slancio a un emergere umano irrefrenabile, ma fino ad allora compresso oltre che puntualmente represso dai dominatori; ha riaperto scenari mondiali che dal 2001 erano rimasti prevalentemente attanagliati dalla morsa di guerra e terrorismo. A scapito di tali poteri e costringendoli a un'affannosa e sanguinaria rincorsa per reprimere, contenere e normalizzare, le società e i popoli del mondo arabo hanno preso l'iniziativa in una delle aree in cui a giudizio di molti questa era meno attesa.
Gli esiti odierni, la sconfitta sanguinosa di questi processi e delle loro esperienze migliori in Egitto e in Siria, non devono ingannare, non devono spingere a guardare ad essi e all'insieme partendo dalla fine. Si tratta più che mai di partire dall'inizio, cioè dalle persone, dalle protagoniste e dai protagonisti, da ciò cui anelavano e che cercavano e da come hanno operato a tal fine. Allora si squadernano orizzonti ricchi di novità e di lezioni per tutti, certamente per chi vive e si impegna per l'autoemancipazione come noi e fa riferimento alla Comune umanista socialista. E si capisce meglio che la stessa ferocia controrivoluzionaria, che ha contraddistinto e unito come non si era mai visto in passato gli oppressori di tutto il mondo, a modo suo rappresenta un'espressione distorta e sanguinaria del valore potenziale di processi di emersione umana per loro particolarmente minacciosi e intollerabili. "

, Dall'Egitto alla Siria. Il principio di una Rivoluzione Umana e i suoi antefatti


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 quote : In questa era di decadenza del sistema democratico e - in termini diversi, di tutti i potentati, delle civiltà e delle culture oppressive dominanti - l'ondata ha ridato linfa e slancio a un emergere umano irrefrenabile, ma fino ad allora compresso oltre che puntualmente represso dai dominatori; ha riaperto scenari mondiali che dal 2001 erano rimasti prevalentemente attanagliati dalla morsa di guerra e terrorismo. A scapito di tali poteri e costringendoli a un'affannosa e sanguinaria rincorsa per reprimere, contenere e normalizzare, le società e i popoli del mondo arabo hanno preso l'iniziativa in una delle aree in cui a giudizio di molti questa era meno attesa.<br />Gli esiti odierni, la sconfitta sanguinosa di questi processi e delle loro esperienze migliori in Egitto e in Siria, non devono ingannare, non devono spingere a guardare ad essi e all'insieme partendo dalla fine. Si tratta più che mai di partire dall'inizio, cioè dalle persone, dalle protagoniste e dai protagonisti, da ciò cui anelavano e che cercavano e da come hanno operato a tal fine. Allora si squadernano orizzonti ricchi di novità e di lezioni per tutti, certamente per chi vive e si impegna per l'autoemancipazione come noi e fa riferimento alla Comune umanista socialista. E si capisce meglio che la stessa ferocia controrivoluzionaria, che ha contraddistinto e unito come non si era mai visto in passato gli oppressori di tutto il mondo, a modo suo rappresenta un'espressione distorta e sanguinaria del valore potenziale di processi di emersione umana per loro particolarmente minacciosi e intollerabili.