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" «Maledizione!» esclamò Henry. Ci trovavamo nel corridoio dall’altra parte della porta, senza esserci portati dietro neppure una goccia dell’acqua del sogno di Mrs Honeycutt. Un singolare rimpianto si diffuse dentro di me quando Henry chiuse con forza la porta alle nostre spalle. Là dentro regnava una gran pace. Qua fuori, al contrario...
Henry mi diede la mano e mi aiutò a rialzarmi in piedi. «Tutto a posto?» Era più pallido del solito. «Sembrava che dovessi... che dovessi dissolverti.»
«Sì, credo che fosse proprio così.» Ero ancora occupata a riprendere fiato e mi sorprendeva non dover neppure tossire. «Forse morire non è così brutto. Forse si nuota davvero semplicemente in un altro mondo, dove tutto è pacifico, luminoso e buono.»
Henry mi prese per le spalle. «Non dirlo con tanta nostalgia, Liv. Mi fai paura.» Mi strinse al petto. «Ho tanto bisogno di te» mormorò tra i miei capelli.
Sentii un improvviso groppo in gola, che mi impedì di rispondere. In ogni caso non sarebbe stato niente di originale, ma un banalissimo: «anch’io».
Gli gettai le braccia al collo e lo baciai. Anche questa era una specie di risposta, e forse nemmeno la peggiore.
Henry di sicuro sospirò piano e mi strinse più forte. "

Kerstin Gier , Das dritte Buch der Träume (Silber, #3)


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Kerstin Gier quote : «Maledizione!» esclamò Henry. Ci trovavamo nel corridoio dall’altra parte della porta, senza esserci portati dietro neppure una goccia dell’acqua del sogno di Mrs Honeycutt. Un singolare rimpianto si diffuse dentro di me quando Henry chiuse con forza la porta alle nostre spalle. Là dentro regnava una gran pace. Qua fuori, al contrario...<br />Henry mi diede la mano e mi aiutò a rialzarmi in piedi. «Tutto a posto?» Era più pallido del solito. «Sembrava che dovessi... che dovessi dissolverti.»<br />«Sì, credo che fosse proprio così.» Ero ancora occupata a riprendere fiato e mi sorprendeva non dover neppure tossire. «Forse morire non è così brutto. Forse si nuota davvero semplicemente in un altro mondo, dove tutto è pacifico, luminoso e buono.»<br />Henry mi prese per le spalle. «Non dirlo con tanta nostalgia, Liv. Mi fai paura.» Mi strinse al petto. «Ho tanto bisogno di te» mormorò tra i miei capelli.<br />Sentii un improvviso groppo in gola, che mi impedì di rispondere. In ogni caso non sarebbe stato niente di originale, ma un banalissimo: «anch’io».<br />Gli gettai le braccia al collo e lo baciai. Anche questa era una specie di risposta, e forse nemmeno la peggiore.<br />Henry di sicuro sospirò piano e mi strinse più forte.