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" Al di là del palazzo di Seeonee, delle campagne coltivate e dei villaggi, lungo le sponde di un fiume chiamato Waingunga, si estende una giungla così grande che nessun uomo ha mai avuto il coraggio di esplorarla tutta.
Si dice che al suo interno si nasconda una città perduta, tana di scimmie e nido di cobra, e che nelle sue viscere riposi un favoloso tesoro.
Si dice anche che da qualche parte vi sia una grotta dove viveva un’orsa saggia, e una Roccia del Consiglio dove siede il Signore dei Lupi.
E che, tra fronde così fitte che la luce non vi arriva mai, si aggiri una tigre zoppa è uno sciacallo leccapiatti, e mille altre animali, e ognuno di loro ha una leggenda e un’avventura da raccontare.
Si dice infine che da qualche parte vi sia una pantera con gli occhi verdi, nera come il solstizio d’inverno e più silenziosa di un pensiero. È coraggiosa e nobile, rispetta la Legge e conosce gli antichi Canti.
Non sperate però di incontrarla.
Le Pantere sono fatte d’ombra, si possono vedere solo con la coda dell’occhio e si tengono sempre alla larga dall’Uomo.
Così il ruggito di Bagheera si perde nella favola, l’ombra della sua zampa scompare tra le foglie, il silenzio si fa assoluto tra gli alberi, le liane, il vento e il grande fiume.
Perché, alla fine della storia, rimane solo la Giungla. "
― Davide Morosinotto , La legge della giungla: La vera storia di Bagheera