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1 " In un mondo sempre più fitto di nessi comunicativi e di processi di globalizzazione non vi sono molte proposte alternative: o si continua a credere pervicacemente nelle proprie forme identitarie (costi quel che costi) o si procede quanto meno ad alleggerirle, così da renderle più disponibili alla comunicazione e agli scambi, alle intese e ai suggerimenti, alle ibridazioni e ai mescolamenti. Non è detto che tale maggiore disponibilità sia la via che ci salva; ma è abbastanza certo che l'atteggiamento opposto (l'ossessione della purezza e dell'identità) è quello che ha prodotto, qui come altrove, le maggiori rovine. "
― Francesco Remotti , Contro l'identità
2 " De-cidere" l'identità è un "re-cidere" le connessioni, che altrimenti la imbriglierebbero e la soffocherebbero. Decidere l'identità è anche però un elevare costruzioni al di là del magma del mutamento, sottraendole (fin che si può) al flusso de-struttivo che permane al fondo di ogni vicenda. "
3 " È un prezzo, la particolarità: non è un premio. [...] La particolarità è condizione dell'identità; ma difficilmente un'identità che intenda affermarsi può ammettere senza remore la propia particolarità. "
4 " [...] non ci vuol molto a scivolare dal riconoscimento e dal rispetto delle differenze alla discriminazione, da questa al rifiuto, e dal rifiuto al tentativo di eliminazione. "
5 " [...] buona parte dell'uomo (i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi sentimenti, le sue inclinazioni) viene costruita socialmente; ciò che dell'uomo viene costruito sono forme dotate di significato; queste forme hanno carattere particolare. "