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" Come si fa a dare valore a una cosa che può finire in qualsiasi momento, una cosa così fragile? Si dà valore a ciò che ha forza, e la vita non ne ha; a ciò che è indistruttibile, e la vita non lo è. Tant'è vero che può arrivare qualcuno a chiederti di sacrificarla, la tua vita, per qualcosa che ha più forza. La patria, per esempio.
[...]
Nessuno ama l'intero genere umano. Non si può piangere sulle esistenze interrotte di miliardi di individui a partire da sei milioni di anni fa. Non era forse questo il patto originario: che ogni esistenza sulla Terra dovesse interrompersi, prima o poi? Sentire con le proprie orecchie il nitrito sgomento di un cavallo strazia più del pensiero di un uomo sconosciuto, morto perché di morti è fatta la Storia. Non esiste pietà universale, solo l'impietosirsi davanti al destino di un singolo essere umano. "
― Rosella Postorino , At the Wolf's Table
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" E questo dell’amore che lascia sbalorditi, tutti gli anni in cui nessuno dei due sapeva dell’esistenza dell’altro, vivevate lontani centinaia di chilometri di distanza e crescevate diventavate alti, lui più di te, e tu mettevi carne sui fianchi e lui già si radeva, e avevate la febbre e guarivate, e la scuola finiva ed era Natale e tutto accadeva senza che vi conosceste, avreste potuto non conoscervi mai, che rischio avete corso, ti si stringe il cuore al solo pensiero: sarebbe bastato niente, un minimo scarto, un passo più lento, l’orologio caricato male, una donna più bella incontrato un attimo prima di vederti, giusto un attimo prima. "
― Rosella Postorino , At the Wolf's Table
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" Restai ferma dietro le sue spalle. Sopra il pianoforte era appeso un ritratto di Hitler.
La postura di tre quarti, lo sguardo frontale. Gli occhi sdegnati, appesantiti dalle borse, le guance flaccide. Indossava un lungo soprabito grigio, aperto abbastanza per sfoggiare le croci di ferro guadagnate nella Grande Guerra. Teneva un braccio piegato, il pugno sul fianco: sembrava una madre che rimbrotta il figlio, altro che un combattente; una moglie che si riposa un attimo, dopo aver strofinato con la liscivia i pavimenti. C'era in lui qualcosa di femminile, tanto che i baffi parevano posticci, incollati per un imminente numero di cabaret: non ci avevo mai fatto caso. "
― Rosella Postorino , At the Wolf's Table