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1 " I personaggi dei fumetti raccolgono le tendenze inconsapevoli del tempo, diventando i portavoce di tali tendenze. Proprio perché le persone riescono a identificarsi così pienamente in loro, i personaggi dvengono parte del mito. I personaggi di Stan Lee hanno fatto tutto ciò negli anni Sessanta. Lui si è riallacciato ai sentimenti contro l'ordine costituito, all'alienazione e all'autosvalutazione... Stan ha usato personaggi con l'alito cattivo e l'acne, più punk, più giovani, in un momento in cui i giovani avevano bisogno di simboli che prendessero il posto di molte delle cose che respingevano."Citazione di Lenette Kahn, DC Comics - pag. 155 "
― Bob Batchelor , Stan Lee: The Man Behind Marvel
2 " In March 1970, Lee again turned to the Soapbox to lay out Marvel’s policy on “moralizing.” Some readers simply wanted escapist reading, but Lee countered: “I can’t see it that way.” He compared a story without a message to a person without a soul. Giving the reader insight into his world, Lee explained that his visits to college campuses led to “as much discussion of war and peace, civil rights, and the so-called youth rebellion as . . . of our Marvel mags.” All these ideas, Lee said, shape our lives. No one should run from them or think that reading comic books might insulate someone from important societal topics.8 "