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" Per Arthur, inventare quelle trame era un gioco. Era lui contro il suo pubblico, lo scrittore impegnato in un’eterna battaglia con i lettori, e poteva esserci un solo vincitore. O il lettore indovinava il finale prima del tempo o Arthur lo beffava fino all’ultima pagina. Era una lotta tra intelletti, e una guerra che di rado perdeva lui. Be’, se il lettore era abbastanza acuto, ovviamente risolveva l’enigma dopo poche pagine! In cuor suo, però, Arthur sapeva che i lettori non volevano vincere. Preferivano mettere alla prova la propria sagacia confrontandosi coraggiosamente con l’autore, sperando di perdere e rimanere sorpresi dal finale. Così la lotta era lunga e spossante. "
― Graham Moore , The Sherlockian