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" Passando fra gli insorti che si scostavano con religioso rispetto, [papà Mabeuf] continuò dritto verso Enjolras che indietreggiava impietrito, gli strappò la bandiera, e senza che nessuno osasse trattenerlo né aiutarlo, quel vecchio ottuagenario col capo vacillante, ma col piede fermo, salì lentamente la scala di pietre costruita nella barricata. Lo spettacolo era così serio che tutto all'intorno dissero: «Giù il cappello!». A ogni gradino che saliva diventava sempre più terribile: i suoi capelli canuti, il volto decrepito, l'ampia fronte calma e rugosa, gli occhi incavati, la bocca attonita e semiaperta, il vecchio braccio che sosteneva la bandiera rossa, uscivano dall'ombra e ingigantivano nel sanguinoso chiarore della torcia, e sembrava di vedere lo spettro del 1793 sorgere dalla terra inalberando la bandiera del terrore.
Quando fu all'ultimo gradino, quando quel fantasma tremante e terribile, ritto su quel mucchio di rovine dinanzi a milleduecento fucili invisibili, si drizzò in faccia alla morte come se fosse più forte di essa, tutta la barricata assunse nelle tenebre un aspetto colossale e soprannaturale. Vi fu uno di quegli istanti di silenzio che accompagnano i prodigi. In mezzo a quel silenzio il vegliardo sventolò la bandiera rossa e gridò:
«Viva la Rivoluzione! Viva la Repubblica! Fratellanza! Uguaglianza! E morte!». "
― Victor Hugo , Les Misérables
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" O dieses ist das Tier, das es nicht giebt.Sie wußtens nicht und habens jeden Falls– sein Wandeln, seine Haltung, seinen Hals,bis in des stillen Blickes Licht – geliebt.Zwar war es nicht. Doch weil sie’s liebten, wardein reines Tier. Sie ließen immer Raum.Und in dem Raume, klar und ausgespart,erhob es leicht sein Haupt und brauchte kaumzu seinÈ questo l’animale favoloso, che non esiste. Non veduto mai, ne amaron le movenze, il collo, il passo: fino la luce dello sguardo calmo.Pure “non era”. Ma perchè lo amarono,divenne. Intatto. Gli lasciavan sempre più spazio. E in quello spazio chiaro, etereo:serbato a lui – levò, leggiero, il capo.And here we have the creature that is not.But they did not allow this , and as it happens- his gait and bearing, his arched neck,even the light in his eyes - they loved it all.Yet truly he was not. But because they loved himthe beast was seen. And always they made room.And in that space, empty and unbounded,he raised an elegant head, yet hardly foughtfor his existence. Oh ! C'est elle, la bête qui n'existe pas.Eux, ils n'en savaient rien, et de toutes façons- son allure et son port, son col et même la lumièrecalme de son regard - ils l'ont aimée.Elle, c'est vrai, n'existait point. Mais parce qu'ils l'aimaientbête pure, elle fut. Toujours ils lui laissaient l'espace.Et dans ce clair espace épargné, doucement,Elle leva la tête, ayant à peine besoin d'être. "