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" [...] e fu allora che Elena notò il tatuaggio sul collo: sotto l’orecchio appariva un cerchio diviso in quattro parti da due linee incrociate. Ogni quarto era riempito da righe che formavano un diverso motivo, a volte più strette, altre più larghe, ondulate o riempite da puntini. Una pintadera, il timbro con cui fin dall’età nuragica si usava marchiare il pane per portarlo al forno comune o colorarsi il corpo, per segnare l’appartenenza a una precisa famiglia. Il simbolo, diverso per ogni casa, era sopravvissuto tra i cacciatori per riconoscersi tra loro come facenti parte di un’unica gilda, pur facendo parte di ceppi differenti. "

Letizia Loi , Brebus


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Letizia Loi quote : [...] e fu allora che Elena notò il tatuaggio sul collo: sotto l’orecchio appariva un cerchio diviso in quattro parti da due linee incrociate. Ogni quarto era riempito da righe che formavano un diverso motivo, a volte più strette, altre più larghe, ondulate o riempite da puntini. Una pintadera, il timbro con cui fin dall’età nuragica si usava marchiare il pane per portarlo al forno comune o colorarsi il corpo, per segnare l’appartenenza a una precisa famiglia. Il simbolo, diverso per ogni casa, era sopravvissuto tra i cacciatori per riconoscersi tra loro come facenti parte di un’unica gilda, pur facendo parte di ceppi differenti.