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" Ci sono stagni, nel deserto di Sonora. Potresti finirci dritto in mezzo e non saperlo, perché di solito sono asciutti. Non sospetteresti mai l'esistenza di rane addormentate pochi centimetri sotto i tuoi piedi, il battito del cuore rallentato a un paio di pulsazioni al minuto. Dormono e aspettano, quelle rane del fango, perché senz'acqua la loro vita non è completa. Per lunghi mesi dormono sottoterra. Finché arriva la pioggia. E allora centinaia d'occhi sbucano dal fango, centinaia di voci risuonano ogni notte sull'acqua. Fu uno spettacolo meraviglioso assistere al risveglio di noi rane del fango, vivere quel risveglio. Piccoli gesti, parole, empatie credute ormai estinte tornarono in vita. Per anni, le facce estranee incrociate nei corridoi avevano ricevuto solo sguardi corrucciati; ora guardavamo, salutavamo, sorridevamo. Se qualcuno prendeva un bel voto, anche altri gioivano. Se qualcuno si storceva una caviglia, anche altri soffrivano. Scoprimmo quale colore avessero gli occhi degli altri. Fu Stargirl a guidare quella ribellione: una ribellione per invece che contro. Per noi stessi. Per le rane assopite che eravamo stati così a lungo. Ragazzi taciturni prendevano la parola nelle discussioni in classe. La rubrica "Lettere all'Editore" riempì un'intera pagina dell'edizione di dicembre del giornale scolastico. Un ragazzo fondò un'associazione di fotografi dilettanti. Un altro arrivò a scuola coi mocassini invece che con le scarpe da ginnastica. Una ragazza timida e insignificante si dipinse di verde fluorescente le unghie dei piedi. Un ragazzo si tinse i capelli color porpora. "

Jerry Spinelli , Stargirl (Stargirl, #1)


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Jerry Spinelli quote : Ci sono stagni, nel deserto di Sonora. Potresti finirci dritto in mezzo e non saperlo, perché di solito sono asciutti. Non sospetteresti mai l'esistenza di rane addormentate pochi centimetri sotto i tuoi piedi, il battito del cuore rallentato a un paio di pulsazioni al minuto. Dormono e aspettano, quelle rane del fango, perché senz'acqua la loro vita non è completa. Per lunghi mesi dormono sottoterra. Finché arriva la pioggia. E allora centinaia d'occhi sbucano dal fango, centinaia di voci risuonano ogni notte sull'acqua. Fu uno spettacolo meraviglioso assistere al risveglio di noi rane del fango, vivere quel risveglio. Piccoli gesti, parole, empatie credute ormai estinte tornarono in vita. Per anni, le facce estranee incrociate nei corridoi avevano ricevuto solo sguardi corrucciati; ora guardavamo, salutavamo, sorridevamo. Se qualcuno prendeva un bel voto, anche altri gioivano. Se qualcuno si storceva una caviglia, anche altri soffrivano. Scoprimmo quale colore avessero gli occhi degli altri. Fu Stargirl a guidare quella ribellione: una ribellione <i>per</i> invece che <i>contro</i>. Per noi stessi. Per le rane assopite che eravamo stati così a lungo. Ragazzi taciturni prendevano la parola nelle discussioni in classe. La rubrica