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" A volte penso che abbiamo fatto un grande giro per tornare a calpestare le vecchie orme. Siamo ancora sotto l'ombra dell'albero di Matthew Arnold, a contemplare i pinnacoli di Oxford, con
attorno la quieta campagna inglese. Campi e campanili. Com'è conciliante e ordinata questa natura. Popolata da creature innocue e laboriose, regolare e placida come l'Oxfordshire. - indicò i pascoli. - Siegfried l'ha capito, sai. E' per questo che apprezza le mie poesie
e le pubblica sul giornale. E' l'orrore che si scorge in trasparenza. Non c'è bisogno d'essere modernisti per vedere i crateri delle
bombe in mezzo ai prati.
- Ma non possiamo scrivere della guerra per sempre. - ribatté Robert. - Io vorrei che Nancy illustrasse i miei versi. Voglio scrivere per Jenny. C'è qualcosa davanti a noi, il resto della vita, la
famiglia, i figli.
Si trattenne. Chiese scusa.
Ed parve non farci caso. - Siamo come talpe. - mormorò. - Abbiamo scavato il nostro buco su questa collina e sbirciamo fuori, chiedendoci cosa ci sia laggiù. Laggiù c'è ancora la guerra. Ci sono i mostri. Facciamo finta di non saperlo, ma ci stringono d'assedio. "

, Stella del mattino


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 quote : A volte penso che abbiamo fatto un grande giro per tornare a calpestare le vecchie orme. Siamo ancora sotto l'ombra dell'albero di Matthew Arnold, a contemplare i pinnacoli di Oxford, con<br />attorno la quieta campagna inglese. Campi e campanili. Com'è conciliante e ordinata questa natura. Popolata da creature innocue e laboriose, regolare e placida come l'Oxfordshire. - indicò i pascoli. - Siegfried l'ha capito, sai. E' per questo che apprezza le mie poesie<br />e le pubblica sul giornale. E' l'orrore che si scorge in trasparenza. Non c'è bisogno d'essere modernisti per vedere i crateri delle<br />bombe in mezzo ai prati.<br />- Ma non possiamo scrivere della guerra per sempre. - ribatté Robert. - Io vorrei che Nancy illustrasse i miei versi. Voglio scrivere per Jenny. C'è qualcosa davanti a noi, il resto della vita, la<br />famiglia, i figli.<br />Si trattenne. Chiese scusa.<br />Ed parve non farci caso. - Siamo come talpe. - mormorò. - Abbiamo scavato il nostro buco su questa collina e sbirciamo fuori, chiedendoci cosa ci sia laggiù. Laggiù c'è ancora la guerra. Ci sono i mostri. Facciamo finta di non saperlo, ma ci stringono d'assedio.