Home > Author > Elizabeth Strout >

" La memoria. Passava a palmi aperti davanti alle sue scenate e poi si chiudeva, portando via l'inizio, la fine, la
cornice entro cui esistevano quelle scenate. Ma in quelle brevissime immagini di se stessa che gridava contro Steve, contro Zach, Susan riconobbe la propria madre, e il suo viso avvampò di vergogna. Non aveva mai capito quello che comprendeva ora: che gli attacchi di furia della madre le avevano reso la furia accettabile, che le parole che la madre le aveva rivolto erano diventate quelle
che lei stessa rivolgeva agli altri. Sua madre non le aveva mai detto: «Scusami, Susan, non avrei dovuto parlarti
cosi». E perciò anni dopo, quando anche Susan aveva parlato così, non aveva chiesto scusa.
Ed era troppo tardi. Nessuno vuole mai credere che sia troppo tardi, ma lo sta sempre diventando. E poi lo è. "

Elizabeth Strout , The Burgess Boys


Image for Quotes

Elizabeth Strout quote : La memoria. Passava a palmi aperti davanti alle sue scenate e poi si chiudeva, portando via l'inizio, la fine, la<br />cornice entro cui esistevano quelle scenate. Ma in quelle brevissime immagini di se stessa che gridava contro Steve, contro Zach, Susan riconobbe la propria madre, e il suo viso avvampò di vergogna. Non aveva mai capito quello che comprendeva ora: che gli attacchi di furia della madre le avevano reso la furia accettabile, che le parole che la madre le aveva rivolto erano diventate quelle<br />che lei stessa rivolgeva agli altri. Sua madre non le aveva mai detto: «Scusami, Susan, non avrei dovuto parlarti<br />cosi». E perciò anni dopo, quando anche Susan aveva parlato così, non aveva chiesto scusa.<br />Ed era troppo tardi. Nessuno vuole mai credere che sia troppo tardi, ma lo sta sempre diventando. E poi lo è.