è la furia che fa del mondo
il contrario di sé, una rovente
rovina, un'oscurità senza fondo.

Piccoli coreani, eravate in vita anche voi.
Ignorati, perché noi ricchi ignoriamo la miseria.
E il nostro pretesto è la lontananza,
quasi che la lontananza guarisse i mali,
e, nell'ultimo orizzonte, vivessero uomini
trascinati da vite celestiali,
come piccoli orsi o castori...Eravate milioni
di uomini come noi. E per conoscervi
abbiamo dovuto sapervi in guerra,
sapervi vestiti come mendicanti di stracci militari,
sapervi inferiori e superiori, seviziatori e martiri,
fascisti e comunisti: come noi, proprio come noi,
laggiù, dove l'orizzonte dell'orizzonte,
non basta a fare della vita solo vita.

C'è qualcosa
la cui colpa viene attribuita a voi,
umili formiche esasperate, milioni
di piccoli cadaveri...
E i nostri ragazzi coi nasi schiacciati
e i visi di buoni, verranno chiamati coreani.
I ragazzi del popolo, naturalmente... “

( Pier Paolo Pasolini, da 'La rabbia', 1963 )"/>

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" La poesia non ci ha salvato
Ma ha provato ad avvertirci
Con tutto l’amore di cui è capace

“Se ricomincia la guerra , di chi è la colpa?
Oh, dei peccati della povera gente ,
naturalmente. Dio punisce
le sodome di stracci, le gomorre
della miseria, le corse dell'amore pezzente.

Muoiono anche i ricchi,
naturalmente. Ma per qualcosa.
E questo "qualcosa"
è la furia che fa del mondo
il contrario di sé, una rovente
rovina, un'oscurità senza fondo.

Piccoli coreani, eravate in vita anche voi.
Ignorati, perché noi ricchi ignoriamo la miseria.
E il nostro pretesto è la lontananza,
quasi che la lontananza guarisse i mali,
e, nell'ultimo orizzonte, vivessero uomini
trascinati da vite celestiali,
come piccoli orsi o castori...Eravate milioni
di uomini come noi. E per conoscervi
abbiamo dovuto sapervi in guerra,
sapervi vestiti come mendicanti di stracci militari,
sapervi inferiori e superiori, seviziatori e martiri,
fascisti e comunisti: come noi, proprio come noi,
laggiù, dove l'orizzonte dell'orizzonte,
non basta a fare della vita solo vita.

C'è qualcosa
la cui colpa viene attribuita a voi,
umili formiche esasperate, milioni
di piccoli cadaveri...
E i nostri ragazzi coi nasi schiacciati
e i visi di buoni, verranno chiamati coreani.
I ragazzi del popolo, naturalmente... “

( Pier Paolo Pasolini, da 'La rabbia', 1963 ) "

Pier Paolo Pasolini


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Pier Paolo Pasolini quote : La poesia non ci ha salvato <br />Ma ha provato ad avvertirci <br />Con tutto l’amore di cui è capace<br /><br />“Se ricomincia la guerra , di chi è la colpa?<br />Oh, dei peccati della povera gente ,<br />naturalmente. Dio punisce<br />le sodome di stracci, le gomorre<br />della miseria, le corse dell'amore pezzente.<br /><br />Muoiono anche i ricchi,<br />naturalmente. Ma per qualcosa.<br />E questo è la furia che fa del mondo
il contrario di sé, una rovente
rovina, un'oscurità senza fondo.

Piccoli coreani, eravate in vita anche voi.
Ignorati, perché noi ricchi ignoriamo la miseria.
E il nostro pretesto è la lontananza,
quasi che la lontananza guarisse i mali,
e, nell'ultimo orizzonte, vivessero uomini
trascinati da vite celestiali,
come piccoli orsi o castori...Eravate milioni
di uomini come noi. E per conoscervi
abbiamo dovuto sapervi in guerra,
sapervi vestiti come mendicanti di stracci militari,
sapervi inferiori e superiori, seviziatori e martiri,
fascisti e comunisti: come noi, proprio come noi,
laggiù, dove l'orizzonte dell'orizzonte,
non basta a fare della vita solo vita.

C'è qualcosa
la cui colpa viene attribuita a voi,
umili formiche esasperate, milioni
di piccoli cadaveri...
E i nostri ragazzi coi nasi schiacciati
e i visi di buoni, verranno chiamati coreani.
I ragazzi del popolo, naturalmente... “

( Pier Paolo Pasolini, da 'La rabbia', 1963 )" style="width:100%;margin:20px 0;"/>