Home > Author > N.R. Walker >

" «Guardarti ballare sotto la pioggia da solo, libero da qualsiasi preoccupazione… penso di essermi innamorato di te proprio in quel momento.»
Si scostò per guardarmi negli occhi. «Davvero?»
Annuii. «Sì, ho pensato: “Quest’uomo, quest’uomo bellissimo, deve essere mio.”»
Richard tornò a rannicchiarsi contro di me. «Lo sono. Sono tuo.»
Strinsi la presa su di lui. «Lo so. E io sono tuo.»
Dopo un istante, Richard disse: «Mi sono innamorato di te non appena ti ho visto in quella tavola calda.»
Ridacchiai. «Me lo hai scritto in una lettera»
«È la verità. Mi hai chiesto se potevi sederti, e io ho alzato lo sguardo sulla faccia più bella che avessi mai visto. Con occhi nei quali avrei potuto perdermi e un sorriso molto gentile.» Rimase in silenzio per un istante. «O forse è stato quando hai fatto l’amore con me quella prima volta. Il modo in cui ti muovevi dentro di me. Non sapevo che gli uomini potessero amare in quel modo. Oppure è successo quando ho ricevuto la tua prima lettera, quando ero oltreoceano. Oppure, ancora, ogni lettera. Penso di essermi innamorato di te un po’ di più a ogni lettera che mi arrivava. Ma poi c’è stato quel momento in cui sei entrato in ospedale per la prima volta; avevo quasi perso la speranza, ma tu sei entrato. E quando mi hai visto, l’ho capito. Ho capito dall’espressione sulla tua faccia che non ci sarebbe mai stato un altro uomo per me.»
Tirai il suo viso verso il mio e lo baciai, cercando di dirgli ciò che non riuscivo a esprimere a parole. Quando il bacio rallentò per poi interrompersi, lo attirai tra le mie braccia. «Ti amo,» dissi. «E sono così contento che tu sia qui.» "

N.R. Walker , A Soldier's Wish


Image for Quotes

N.R. Walker quote : «Guardarti ballare sotto la pioggia da solo, libero da qualsiasi preoccupazione… penso di essermi innamorato di te proprio in quel momento.»<br />Si scostò per guardarmi negli occhi. «Davvero?»<br />Annuii. «Sì, ho pensato: “Quest’uomo, quest’uomo bellissimo, deve essere mio.”»<br />Richard tornò a rannicchiarsi contro di me. «Lo sono. Sono tuo.»<br />Strinsi la presa su di lui. «Lo so. E io sono tuo.»<br />Dopo un istante, Richard disse: «Mi sono innamorato di te non appena ti ho visto in quella tavola calda.»<br />Ridacchiai. «Me lo hai scritto in una lettera»<br />«È la verità. Mi hai chiesto se potevi sederti, e io ho alzato lo sguardo sulla faccia più bella che avessi mai visto. Con occhi nei quali avrei potuto perdermi e un sorriso molto gentile.» Rimase in silenzio per un istante. «O forse è stato quando hai fatto l’amore con me quella prima volta. Il modo in cui ti muovevi dentro di me. Non sapevo che gli uomini potessero amare in quel modo. Oppure è successo quando ho ricevuto la tua prima lettera, quando ero oltreoceano. Oppure, ancora, ogni lettera. Penso di essermi innamorato di te un po’ di più a ogni lettera che mi arrivava. Ma poi c’è stato quel momento in cui sei entrato in ospedale per la prima volta; avevo quasi perso la speranza, ma tu sei entrato. E quando mi hai visto, l’ho capito. Ho capito dall’espressione sulla tua faccia che non ci sarebbe mai stato un altro uomo per me.»<br />Tirai il suo viso verso il mio e lo baciai, cercando di dirgli ciò che non riuscivo a esprimere a parole. Quando il bacio rallentò per poi interrompersi, lo attirai tra le mie braccia. «Ti amo,» dissi. «E sono così contento che tu sia qui.»