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" [...] Il professore lasciò la propria camera, armato di quel violino da tasca che si chiama pochette, per essere pronto ad ogni evento; salì lo scalone del palazzo, coi piedi in posizione accademica, come si addice a un maestro di ballo, bussò all'uscio dello studio, entrò, col corpo seminchinato, i gomiti inarcati, la bocca sorridente, e attese in terza posizione, dopo aver incrociato i piedi uno davanti all'altro, alla metà della loro lunghezza, con le caviglie riunite e le punte voltate verso l'esterno.
Chiunque altro, al posto del professore Tartelett, messo in quella specie di equilibrio instabile, avrebbe vacillato sulla sua base, lui invece seppe mantenere una perpendicolarità assoluta. "

Jules Verne , Escuela de Robinsones (Extraordinary Voyages, #22)


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Jules Verne quote : [...] Il professore lasciò la propria camera, armato di quel violino da tasca che si chiama pochette, per essere pronto ad ogni evento; salì lo scalone del palazzo, coi piedi in posizione accademica, come si addice a un maestro di ballo, bussò all'uscio dello studio, entrò, col corpo seminchinato, i gomiti inarcati, la bocca sorridente, e attese in terza posizione, dopo aver incrociato i piedi uno davanti all'altro, alla metà della loro lunghezza, con le caviglie riunite e le punte voltate verso l'esterno.<br />Chiunque altro, al posto del professore Tartelett, messo in quella specie di equilibrio instabile, avrebbe vacillato sulla sua base, lui invece seppe mantenere una perpendicolarità assoluta.