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" Nonostante l'acuto interesse che provava per i comportamenti dei suoi vicini gli riusciva difficile non guardarli dall'alto in basso. I cinque anni di matrimonio con Anne gli avevano fornito una nuova serie di pregiudizi. Di malavoglia, riconosceva di disprezzare i suoi compagni di residenza per come si adattavano volentieri ai posti assegnati loro nel condominio, per il loro ipertrofico senso di responsabilità, per la mancanza in loro di ogni fioritura colorata. Ma, più di tutto,li guardava dall'alto in basso per il loro buongusto. L'edifico era un monumento al buongusto, alle cucine dal bel design, agli utensili e ai tessuti raffinati, ai mobili eleganti e mai ostentati... A farla breve, li odiava per la sensibilità estetica che quei colti professionisti avevano ereditato da tutte le scuole di design industriale, e da tutti i premiati progetti per l'arredamento di interni che erano diventati canonici nell'ultimo quarto del ventesimo secolo. Royal detestava quella ortodossia degli intelligenti. Quando andava in visita negli appartamenti dei suoi vicini provava una repulsione fisica per le linee delle loro caffettiere d'autore, per l'insieme ben modulato dei colori, per il buongusto e l'intelligenza che, come Mida, avevano trasformato tutto ciò che c'era in quelle case in un perfetto connubio tra funzione e design. In un certo senso, erano le avanguardie degli agiati e colti proletari del futuro, inscatolati in quegli appartamenti carissimi con i loro arredamenti eleganti, le loro intelligenti sensibilità e nessuna possibilità di fuga. "

J.G. Ballard


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J.G. Ballard quote : Nonostante l'acuto interesse che provava per i comportamenti dei suoi vicini gli riusciva difficile non guardarli dall'alto in basso. I cinque anni di matrimonio con Anne gli avevano fornito una nuova serie di pregiudizi. Di malavoglia, riconosceva di disprezzare i suoi compagni di residenza per come si adattavano volentieri ai posti assegnati loro nel condominio, per il loro ipertrofico senso di responsabilità, per la mancanza in loro di ogni fioritura colorata. Ma, più di tutto,li guardava dall'alto in basso per il loro buongusto. L'edifico era un monumento al buongusto, alle cucine dal bel design, agli utensili e ai tessuti raffinati, ai mobili eleganti e mai ostentati... A farla breve, li odiava per la sensibilità estetica che quei colti professionisti avevano ereditato da tutte le scuole di design industriale, e da tutti i premiati progetti per l'arredamento di interni che erano diventati canonici nell'ultimo quarto del ventesimo secolo. Royal detestava quella ortodossia degli intelligenti. Quando andava in visita negli appartamenti dei suoi vicini provava una repulsione fisica per le linee delle loro caffettiere d'autore, per l'insieme ben modulato dei colori, per il buongusto e l'intelligenza che, come Mida, avevano trasformato tutto ciò che c'era in quelle case in un perfetto connubio tra funzione e design. In un certo senso, erano le avanguardie degli agiati e colti proletari del futuro, inscatolati in quegli appartamenti carissimi con i loro arredamenti eleganti, le loro intelligenti sensibilità e nessuna possibilità di fuga.