Home > Author > Fyodor Dostoevsky >

" E intanto lo senti come attorno a te s'agita e turbina la folla umana in un vortice vitale, lo senti e lo vedi come vive la gente, che sta fuori dal sogno, lo vedi che la vita loro non si volatilizza come un sogno, una visione, che la loro vita si rinnova sempre, è sempre giovane, e non c'è un'ora che sia simile all'altra, laddove è così desolante e fino alla volgarità ossessivamente paurosa la fantasia, schiava dell'ombra, di un'idea, schiava della prima nuvola che all'improvviso vela il sole e stringe nell'angoscia un vero animo pietroburghese, chetanto ha a cuore il proprio sole, - e nell'angoscia altro che fantasia! La senti, finalmente, che nell'incessante tensione si sfianca, si esaurisce quest'inesauribile fantasia, perché, ecco, ti fai forte e cerchi di sopravvivere senza i tuoi vecchi ideali: che si schiantano, vanno in frantumi, in polvere; ma se non c'è un'altra vita, bisogna pur costruirsela con quegli stessi frantumi. E intanto l'anima chiede e vuole altro! Invano il sognatore fruga, come tra la cenere, in mezzo ai propri vecchi sogni, cercando in quella cenere anche una sola favilla su cui poter soffiare e riscaldare con fuoco rinnovellato il proprio cuore intirizzito e risuscitare in esso tutto ciò che un tempo era così dolce e commuoveva il cuore, ciò che faceva ribollire il sangue e strappava lacrime dagli occhi, e che tradiva con tanto scialo! "

Fyodor Dostoevsky , White Nights


Image for Quotes

Fyodor Dostoevsky quote : E intanto lo senti come attorno a te s'agita e turbina la folla umana in un vortice vitale, lo senti e lo vedi come vive la gente, che sta fuori dal sogno, lo vedi che la vita loro non si volatilizza come un sogno, una visione, che la loro vita si rinnova sempre, è sempre giovane, e non c'è un'ora che sia simile all'altra, laddove è così desolante e fino alla volgarità ossessivamente paurosa la fantasia, schiava dell'ombra, di un'idea, schiava della prima nuvola che all'improvviso vela il sole e stringe nell'angoscia un vero animo pietroburghese, chetanto ha a cuore il proprio sole, - e nell'angoscia altro che fantasia! La senti, finalmente, che nell'incessante tensione si sfianca, si esaurisce quest'inesauribile fantasia, perché, ecco, ti fai forte e cerchi di sopravvivere senza i tuoi vecchi ideali: che si schiantano, vanno in frantumi, in polvere; ma se non c'è un'altra vita, bisogna pur costruirsela con quegli stessi frantumi. E intanto l'anima chiede e vuole altro! Invano il sognatore fruga, come tra la cenere, in mezzo ai propri vecchi sogni, cercando in quella cenere anche una sola favilla su cui poter soffiare e riscaldare con fuoco rinnovellato il proprio cuore intirizzito e risuscitare in esso tutto ciò che un tempo era così dolce e commuoveva il cuore, ciò che faceva ribollire il sangue e strappava lacrime dagli occhi, e che tradiva con tanto scialo!