" Il vento portò da lontano l’accenno di un canto primaverile, chissà dove, lucido e profondo si aprì un pezzetto di cielo. In questo azzurro smisurato, fra barlumi della vicina primavera piangevano burrasche invernali, si libravano sogni stellati. Timide, cupe e profonde piangevano le mie corde. Il vento portò da lontano le sue squillanti canzoni. "