" «Sei in ritardo» disse lei, senza alzare lo sguardo. Dalla tasca tirò fuori un orologio d’argento, un piccolo souvenir, così diceva lei. In realtà lo aveva rubato la settimana prima a un mercante, uno sfizio per rimpiazzare quello che aveva perso, per lei era essenziale averne uno. Controllò l’ora poi lo richiuse. «Quarantatré minuti esatti di ritardo. Devo cucirti addosso un orologio?» "
― Giorgia Manelli , La Corona di Sangue